Tetsuro Shimizu. Anelito (opere 2014 – 2016)
A cura di: Commento critico di Claudio Cerritelli
La mostra documenta la recente ricerca pittorica di Tetsuro Shimizu, da diversi anni impegnato nella ridefinizione del rapporto tra superficie e parete, attraverso il continuo modificarsi della forma del telaio in relazione alle stratificazioni del colore.
Elementi caratterizzanti della costruzione pittorica sono la sagomatura del supporto e l’uso della fenditura che altera la stabilità dei perimetri con differenti direzioni, creando un campo percettivo instabile, fluente, dinamico.
Con lievi torsioni e calibrate curvature l’artista crea interferenze tra il pieno e il vuoto, tra la superficie dipinta e lo spazio circostante, avvalendosi di un originale sistema tecnico-linguistico che supera l’assetto convenzionale della forma-quadro.
La particolare sensibilità esecutiva di Shimizu comunica un senso di fluida astrazione dove prevale l’idea di pittura come pura vibrazione luminosa, evocazione lirica e stupore immaginativo, visione interiore legata alle tensioni esistenziali del presente.
“Le opere scelte per questa esposizione – sottolinea Claudio Cerritelli- esprimono la costante aspirazione a sentire la pittura come anelito, afflato, palpito, barlume. Termini poetici che indicano stati d’animo inquieti, rivelazioni del profondo che Shimizu esplora attraverso flussi avvolgenti d’energia cromatica, slanci che sospingono lo sguardo oltre i limiti, sulla linea di confine tra visibile e invisibile”.
Elementi caratterizzanti della costruzione pittorica sono la sagomatura del supporto e l’uso della fenditura che altera la stabilità dei perimetri con differenti direzioni, creando un campo percettivo instabile, fluente, dinamico.
Con lievi torsioni e calibrate curvature l’artista crea interferenze tra il pieno e il vuoto, tra la superficie dipinta e lo spazio circostante, avvalendosi di un originale sistema tecnico-linguistico che supera l’assetto convenzionale della forma-quadro.
La particolare sensibilità esecutiva di Shimizu comunica un senso di fluida astrazione dove prevale l’idea di pittura come pura vibrazione luminosa, evocazione lirica e stupore immaginativo, visione interiore legata alle tensioni esistenziali del presente.
“Le opere scelte per questa esposizione – sottolinea Claudio Cerritelli- esprimono la costante aspirazione a sentire la pittura come anelito, afflato, palpito, barlume. Termini poetici che indicano stati d’animo inquieti, rivelazioni del profondo che Shimizu esplora attraverso flussi avvolgenti d’energia cromatica, slanci che sospingono lo sguardo oltre i limiti, sulla linea di confine tra visibile e invisibile”.
Luoghi
http://www.galleriailmilione.it 02-29063272
orario: 10,30/13 e 15,30/19 Sabato su appuntamento