T R A C C I A T I - sguardi e percorsi
A cura di: Silvia Agliotti - Alessia Locatelli
Due fotografi – L.Mikelle Standbridge e Antonio Di Cecco – e la storica casa editrice Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy, già famigliare a Gli eroici furori, offrono l’occasione di chiudere l’anno espositivo e di aprire il nuovo con una riflessione sul concetto di Traccia.Come TRACCIATI immaginari di percorsi che si intersecano, troviamo in questa esposizione segni e scritture su corpi che diventano itinerari della memoria (Standbridge), sentieri di geografie che lo sguardo immortala (Di Cecco), scritture in forma di poesia unite ad un’opera d’arte di piccole dimensioni ( il Pulcinoelefante ).
L.Mikelle Standbridge, americana ma italiana di adozione, presenta la sua ultima ricerca che riguarda immagini che si sviluppano attorno al dialogo metaforico tra l’inseparabilità della pelle e l’individuo. La pelle subisce nel tempo modifiche o alterazioni, a volte volontarie come nel caso di un tatuaggio o di un piercing e a volte necessarie, come nel caso di una cicatrice. Emozioni intime e suggestioni esterne si connettono sulla pelle, creando tracciati di percorsi possibili. Le stampe diventano materia fotografica grazie all’uso di supporti sui quali l’artista interviene, modificando e cucendo. La fotografa chiama queste opere risultanti Fotocorpi.
Le immagini fotografiche di Antonio Di Cecco sono raccolte nei suoi Taccuini di Appunti, come memoria di sguardi su luoghi dove l’uomo è presente anche quando non compare, geolocalizzabili grazie all’ indicazione fornita dal titolo in cui protagonista è l’immagine, resa attraverso la soggettività dello sguardo fresco del fotografo aquilano. Qui la luce gioca un ruolo decisivo, ammorbidisce i contorni delle cose quando è soffusa, sottolinea elementi quando diviene indagatrice di segni, dettagli, forme di vita.
Le edizioni del Pulcinoelefante di Alberto Casiraghy, parole poetiche e opere d’arte visionarie, la pregiata carta con cui sono stampate le magiche Plaquettes, completano l’itinerario immaginario, come Tracciati che custodiscono nella memoria scritture di valore tutt’altro che epocale, intime biblioteche per eletti. In occasione della mostra un nuovo pulcino entra a far parte del catalogo - “Il sole cambia le idee” - con le opere dell’artista Katia Dilella e le parole della gallerista Silvia Agliotti.
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Giacomelli scriveva: “L'immagine è spirito, materia, tempo, spazio, occasione per lo sguardo”. L'immagine è uno “spazio ridefinito” in cui l'occhio può vagare perdendosi nei meandri del rappresentato e oltre, verso le aperture delle significazioni del metalinguaggio. Anche questa mostra vuole essere un'occasione per lo sguardo di superare la normalità della visione quotidiana e ritrovare così esposte in galleria suggestioni segniche, geometrie spaziali inattese o pregiate carte da cui la scrittura e le opere si lasciano scoprire attraverso visioni inconsuete.
Due fotografi – Mikelle Standbridge e Antonio Di Cecco – e Alberto Casiraghy con le sue edizioni, offrono l'occasione di chiudere l'anno espositivo della galleria Gli Eroici Furori con una riflessione sul concetto di Traccia.
L.Mikelle Standbridge, fotografa americana ma italiana di adozione, espone un progetto che si sviluppa attorno al dialogo metaforico tra l'inseparabilità della pelle e l'individuo, così come l'immagine dal suo sostegno. Le stampe diventano materia fotografica grazie all'uso di supporti che ne rendono la matericità su cui la fotografa interviene, modificando e cucendo. Così la pelle - inseparabile dal suo supporto/corpo - subisce nel tempo modifiche ed alterazioni, siano esse volontarie come per un tatuaggio, o necessarie, come accade per una cicatrice. Nascono da questa riflessione i soggetti delle stampe in mostra. Un lavoro che si pone come obiettivo quello di evidenziare la connessione costante ed osmotica che viene a crearsi tra le emozioni intime e quelle esterne di derivazione sociale. Il risultato sono Fotocorpi che si definiscono nella metafora dell'immagine stampata in dialogo costante con il supporto.
Le fotografie di Antonio Di Cecco conducono in un viaggio tra tracce geografiche, luoghi che riusciamo a geolocalizzare grazie all'indicazione fornita dal titolo in cui protagonista è l'immagine, resa attraverso la soggettività dello sguardo fresco e atipico del fotografo aquilano.
Scatti in formato 13x13cm, finemente montati in cornici di legno, mostrano paesaggi in cui è la luce a strutturare gli spazi in nuove ed inedite volumetrie.
A completare il ragionamento sul concetto di traccia si inseriscono le parole poetiche e le opere visionarie stampate su pregiata carta cotone delle edizioni PulcinoElefante© di Alberto Casiraghy. In occasione della mostra un nuovo pulcino è entrato a far parte del catalogo, si tratta del lavoro a due mani con le parole della gallerista Silvia Agliotti e le opere dell'artista Katia Dilella.
Alessia Locatelli
Luoghi
www.furori.it 02 37648381
orario: lun - ven 16-19.30, sab 15-18, mattina su appuntamento