Suzana Queiroga. Preludio
A cura di: Maurizio Siniscalco
Venerdì 9 aprile alle ore 19.00, alla GALLERIA SINISCALCO in via Carlo Poerio 116 a Napoli, sarà inaugurata la mostra dell’artista brasiliana Suzana Queiroga dal titolo “Prelúdio”, a cura di Maurizio Siniscalco. L’esposizione è organizzata dall’Associazione Culturale ARTEAS in collaborazione con l’IVB – Instituto Vital Brazil di Rio de Janeiro e la UERJ – Universidade do Estado do Rio de Janeiro.
La mostra segna un punto di svolta sia per il lavoro dell'artista che per la Galleria SINISCALCO che la ospita: “Prelúdio”, infatti, è la prima esposizione in assoluto dell’artista brasiliana in Italia. Queiroga ha già esposto parte di questi lavori nel 2013 al MAC - Museu de Arte Contemporânea de Niterói a Rio de Janiero: la potenza delle opere installate al MAC, con la piena consapevolezza della geografia e dell'architettura del sito, trasborda e ha preso il volo dal mare segnato dai ricordi generando un territorio di rivelazione poetica.
Per l’esposizione napoletana, l’artista brasiliana propone un ciclo di opere – in tempera su carta colorata – caratterizzate da un vivido aspetto cromatico: “In questo momento della mia vita artistica sono profondamente legata ad una serie di colori che vanno dal profondo azzurro ai violetti, dai grigi bluastri ai verdi oceanici. La relazione con questi colori passa attraverso il cielo, la densità atmosferica, l’aria, le nuvole: ma anche il mare, l’oceano e le profondità”. (S. Queiroga, 2013).
«La mostra di Queiroga – scrive Luiz Guilherme Vergara, direttore del MAC a Rio de Janeiro – incarna la complessa visione etica di Nietzsche, la coniugazione esistenziale e spirituale del concetto di “oblio-memoria”, attraverso il potenziale attivo della forza artistica. Dolore e aria, volo alla deriva e arte, mare e isola, vento e anima… Le sue opere sono solo alcuni degli elementi simbolici, metaforici e filosofici che sono reinventati dalla lirica odissea estetica della sua produzione artistica.
Questa odissea ricorda la parola tedesca “Fernweh”, la cui definizione rimanda al concetto opposto di “casa felice”, l'attrazione nomade alla condizione di viaggiatore, alla voglia di viaggiare all’infinito e per terre lontane. Questi concetti costituiscono le fondamenta per la ricerca di un riparo, una vera casa vista in lontananza, sospesa al flusso e al movimento della vita. Stiamo indotti al viaggio dagli incroci tra i vari stadi della vita e del lavoro dell'artista. Come si potrebbero separare? E perché dovremmo? Ci poniamo spesso questa domanda: dove comincia l'orizzonte amplificato dell'oceano in questa mostra? Inoltre, quando comincia questa trasformazione concettuale, poetica ed esistenziale che rivela simultaneamente la vita dell'artista e la sfera rivelatrice della forza del suo lavoro artistico nel mondo contemporaneo? Non sono queste stesse forze esistenziali a introdurci verso nuovi possibili orizzonti nell'arte contemporanea?».
Cura redazionale: Marco Polito / Organizzazione: ARTEAS – Associazione Culturale / Con la partecipazione di: IVB – Instituto Vital Brazil e UERJ – Universidade do Estado do Rio de Janeiro / Coordinamento generale: Marco Polito / Allestimento: Józef Czerw
La mostra segna un punto di svolta sia per il lavoro dell'artista che per la Galleria SINISCALCO che la ospita: “Prelúdio”, infatti, è la prima esposizione in assoluto dell’artista brasiliana in Italia. Queiroga ha già esposto parte di questi lavori nel 2013 al MAC - Museu de Arte Contemporânea de Niterói a Rio de Janiero: la potenza delle opere installate al MAC, con la piena consapevolezza della geografia e dell'architettura del sito, trasborda e ha preso il volo dal mare segnato dai ricordi generando un territorio di rivelazione poetica.
Per l’esposizione napoletana, l’artista brasiliana propone un ciclo di opere – in tempera su carta colorata – caratterizzate da un vivido aspetto cromatico: “In questo momento della mia vita artistica sono profondamente legata ad una serie di colori che vanno dal profondo azzurro ai violetti, dai grigi bluastri ai verdi oceanici. La relazione con questi colori passa attraverso il cielo, la densità atmosferica, l’aria, le nuvole: ma anche il mare, l’oceano e le profondità”. (S. Queiroga, 2013).
«La mostra di Queiroga – scrive Luiz Guilherme Vergara, direttore del MAC a Rio de Janeiro – incarna la complessa visione etica di Nietzsche, la coniugazione esistenziale e spirituale del concetto di “oblio-memoria”, attraverso il potenziale attivo della forza artistica. Dolore e aria, volo alla deriva e arte, mare e isola, vento e anima… Le sue opere sono solo alcuni degli elementi simbolici, metaforici e filosofici che sono reinventati dalla lirica odissea estetica della sua produzione artistica.
Questa odissea ricorda la parola tedesca “Fernweh”, la cui definizione rimanda al concetto opposto di “casa felice”, l'attrazione nomade alla condizione di viaggiatore, alla voglia di viaggiare all’infinito e per terre lontane. Questi concetti costituiscono le fondamenta per la ricerca di un riparo, una vera casa vista in lontananza, sospesa al flusso e al movimento della vita. Stiamo indotti al viaggio dagli incroci tra i vari stadi della vita e del lavoro dell'artista. Come si potrebbero separare? E perché dovremmo? Ci poniamo spesso questa domanda: dove comincia l'orizzonte amplificato dell'oceano in questa mostra? Inoltre, quando comincia questa trasformazione concettuale, poetica ed esistenziale che rivela simultaneamente la vita dell'artista e la sfera rivelatrice della forza del suo lavoro artistico nel mondo contemporaneo? Non sono queste stesse forze esistenziali a introdurci verso nuovi possibili orizzonti nell'arte contemporanea?».
Cura redazionale: Marco Polito / Organizzazione: ARTEAS – Associazione Culturale / Con la partecipazione di: IVB – Instituto Vital Brazil e UERJ – Universidade do Estado do Rio de Janeiro / Coordinamento generale: Marco Polito / Allestimento: Józef Czerw
Luoghi
www.arteas.org 081 7643333
orario: lun 17-20, mar-sab 10-13.30 e 17-20 - ingresso libero