Stefano Cagol. Works 1995|2015
A cura di: Margherita de Pilati, Denis Isaia
A sedici anni dalla prima personale in un museo, organizzata dal Mart presso l’allora storica sede di Palazzo delle Albere, le opere di Stefano Cagol tornano a Trento in una personale curata da Margherita de Pilati e Denis Isaia.
Il percorso offre uno sguardo d’insieme sui numerosi progetti con i quali Stefano Cagol ha sviluppato una riflessione sull’attualità e sui fenomeni socio-culturali dandone una lettura ironica, controversa e graffiante.
Cagol recupera le sperimentazioni che hanno attraversato il ’900 e le aggiorna con strumenti nuovi, affidandosi alla tecnologia ed ai linguaggi della comunicazione. Attraverso l’ibridazione di mezzi, strumenti e messaggi, realizza veri e propri progetti, incarnando la figura di artista-progettista.
L’indagine è principalmente focalizzata sull’immaterialità della creazione del sapere e sui processi di formazione dell’opinione pubblica. Inoltre, tra i temi cari all’artista sono fondamentali l’interesse per gli scenari globali e la ricerca sul quotidiano.
In una dimensione emotiva dell’immagine, con leggera critica e acuta ironia, vengono rilette le questioni che stanno plasmando il nuovo millennio: la digitalizzazione delle informazioni, la fluidità dei contenuti, i virus dell’informazione pubblica. In reazione a una società che è sempre più spesso “evento”, Cagol gioca con i limiti materiali ed immateriali del nostro mondo, siano essi geografici, sociali, politici, mediatici.
Protagonista assoluto dei progetti che realizza, l’artista incarna il proprio lavoro mescolando l’immaginario personale a quello mediatico.
WORKS 1995|2015
In un allestimento cronologico, vengono illustrate le tappe della carriera dell’artista, dalle prime sperimentazioni sul linguaggio del video, sino ai progetti più recenti come “The Body of Energy (of the mind)” prodotto dalla Fondazione tedesca RWE e presentato in un’esposizione personale a Berlino e in una decina di musei europei.In mostra circa 40 opere, tra le quali i progetti itineranti che da anni caratterizzano la ricerca di Cagol, i progetti partecipativi, come quello realizzato all’Ilva di Taranto, e il lavoro presentato nel Padiglione Maldive durante la 55. Biennale di Venezia: “The ice monolith”.
Il percorso offre uno sguardo d’insieme sui numerosi progetti con i quali Stefano Cagol ha sviluppato una riflessione sull’attualità e sui fenomeni socio-culturali dandone una lettura ironica, controversa e graffiante.
Cagol recupera le sperimentazioni che hanno attraversato il ’900 e le aggiorna con strumenti nuovi, affidandosi alla tecnologia ed ai linguaggi della comunicazione. Attraverso l’ibridazione di mezzi, strumenti e messaggi, realizza veri e propri progetti, incarnando la figura di artista-progettista.
L’indagine è principalmente focalizzata sull’immaterialità della creazione del sapere e sui processi di formazione dell’opinione pubblica. Inoltre, tra i temi cari all’artista sono fondamentali l’interesse per gli scenari globali e la ricerca sul quotidiano.
In una dimensione emotiva dell’immagine, con leggera critica e acuta ironia, vengono rilette le questioni che stanno plasmando il nuovo millennio: la digitalizzazione delle informazioni, la fluidità dei contenuti, i virus dell’informazione pubblica. In reazione a una società che è sempre più spesso “evento”, Cagol gioca con i limiti materiali ed immateriali del nostro mondo, siano essi geografici, sociali, politici, mediatici.
Protagonista assoluto dei progetti che realizza, l’artista incarna il proprio lavoro mescolando l’immaginario personale a quello mediatico.
WORKS 1995|2015
In un allestimento cronologico, vengono illustrate le tappe della carriera dell’artista, dalle prime sperimentazioni sul linguaggio del video, sino ai progetti più recenti come “The Body of Energy (of the mind)” prodotto dalla Fondazione tedesca RWE e presentato in un’esposizione personale a Berlino e in una decina di musei europei.In mostra circa 40 opere, tra le quali i progetti itineranti che da anni caratterizzano la ricerca di Cagol, i progetti partecipativi, come quello realizzato all’Ilva di Taranto, e il lavoro presentato nel Padiglione Maldive durante la 55. Biennale di Venezia: “The ice monolith”.
Luoghi
www.mart.trento.it 39 0461985511 39 0461277033
orario: Mar / Dom 10.00 - 13.00 / 14.00-18.00. Lunedì chiuso