Stefano Baroni. Animula
A cura di: Francesca Marino e Flora Ricordy
Da poco, ho capito le immagini di Stefano. L'assoluta mancanza di dettaglio le rende così dissimili dalle mie da costringermi a prendere una boccata d'aria ed a immergermi di nuovo senza maschera. Si collocano nello spazio indefinito dove vorremmo che fossero le persone amate, e che abbiamo dovuto lasciare. In un mare luminoso e azzurro. (Massimo Vitali, marzo 2013) La prima esposizione di Stefano Baroni a Roma presenta il suo più recente lavoro, Animula, nella Galleria Fondaco di via degli Zingari 37 nel rione Monti, cuore del centro di Roma.
Otto fotografie in grande e medio formato, riempiono di luce lo spazio espositivo emanando un’aura che quasi materializza quella ‘teoria del contatto’ che la Yourcenar racconta nel capitolo Animula vagula blandula… in Memorie di Adriano. E, come dice Mormorio …, per vedere l’autenticità delle “cose”, dobbiamo andare oltre il guardare, attingere a un vedere intellettivo, metafisico. Dobbiamo risalire all’animula di tutte le cose, come fa Stefano Baroni nelle fotografie di questa mostra. Per giungere all’anima del mondo.
Il progetto vuole essere la mediazione tra l’impossibilità di avere una sensazione definita e duratura (in altre parole una vita emotiva stabile) e la consapevolezza dell’impotenza di poter cambiare. L’horror vacui è il sintomo rivelatore di questa malattia, prodotto dell’occidente contemporaneo. Il caos visivo e auditivo a cui si viene esposti quotidianamente rende rarefatta la sensazione, non lasciando all’esperienza del presente il tempo di sedimentare e di sviluppare un reale impatto emotivo. Ne consegue un vuoto esistenziale, la realtà diventa liquida ed il mio lavoro la rappresenta come tale. S.B.
Luoghi
www.fondaco.eu 06.4873050
Orari: martedì – sabato 10.00 - 13.00 / 16.00 - 19.00