Stefano Arienti "Opere Scelte '80 - '90 - 2000"
A cura di: Graziano Menolascina
La Galleria In-Arco di Torino martedì 6 dicembre 2016 ore 18.30 inaugura la mostra personale di Stefano Arienti “Opere Scelte ’80-’90-2000” curata da Graziano Menolascina. La mostra presenta una importante selezione di lavori partendo dall’utilizzazione e la manipolazione di materiali di uso comune sperimentando ed elaborando di volta in volta tecniche e metodi inediti. La piegatura, la trasformazione, le bruciature e le cancellazioni di testi e immagini oltre alla manipolazione di fotografie e stoffe diventano sin dagli anni ottanta il suo marchio di fabbrica. Arienti attraversa molte tematiche ma soprattutto si focalizza su quella della percezione visiva, lasciando e coinvolgendo lo spettatore in un processo mentale indipendente. Il lavoro interpretativo di Arienti si potrebbe definire un vortice di ludicità infantile, misteriosi giocattoli resi sempre più affascinati dalla sedimentazione del tempo. Le opere scelte per l’esposizione offrono un quadro organico dell’attività di Arienti, dai primi esempi fino ad opere pensate appositamente per l’esposizione. Ne risulta uno spaccato della complessa personalità di un artista versatile che ha saputo reinventare in modo efficace il proprio linguaggio diventando uno dei punti di riferimento dell’arte italiana degli ultimi vent’anni. In mostra, Puzzle, Traforati, Turbine offrendo una visione esaustiva dell’opera di questo artista che sperimenta ogni possibile potenzialità dei materiali che decide di elaborare.Stefano Arienti nasce ad Asola in provincia di Mantova nel 1961 ma ben presto si trasferisce a Milano dove vive tuttora. Laureatosi alla facoltà di Agraria, intraprende la carriera artistica che già aveva iniziato frequentando a Milano la Brown Boveri, una fabbrica in disuso diventata luogo d’incontro e sperimentazione libera per molti giovani artisti: l’apertura al pubblico di questi spazi nel maggio del 1985 rappresenta il suo esordio nelle esposizioni. Nel 1986 inaugura la sua prima personale presso lo studio di Corrado Levi a Milano, la mostra è poi seguita alla Galleria Guido Carbone di Torino. Partecipa a diverse mostre collettive diffondendo la sua opera anche in Europa: l’artista è a Londra e in Francia nel 1989. Nel 1989 espone presso lo Studio Guenzani a Milano.Nel 1995 i libri diventano addirittura enormi nell’esposizione di Brescia. Nel 1990 partecipa alla sezione “Aperto” della XLIV Biennale di Venezia, espone in Germania. Nel 1996 vince il primo premio alla XII Quadriennale di Roma. Nel 1997 alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma apre la sua grande stagione espositiva che lo vede presente nello stesso anno oltre che al Palazzo delle Esposizioni a Roma, anche a Milano, Torino e Prato e ancora all’estero è presente due volte a Ginevra, a Kiev e Salisburgo, partecipa inoltre alla IX Triennale in India. Sono di scena le opere di grandi dimensioni, che fin dal ’95 segnavano i suoi lavori, e le opere di interazione con lo spazio urbano prima come “I murazzi dalla cima” a Torino, poi con il pubblico con “Corte di Dei” sempre ai murazzi di Torino, fino al “Tappeto” attualmente al Castello di Rivoli. Nel 1999 presenta le sue opere all’Istituto Italiano di Cultura a Los Angeles e a Londra. Partecipa alla XXIII Biennale di Arti Grafiche a Lubiana, spostando quindi il suo interesse verso il disegno. Nel 2000/2001 partecipa a “Migrazioni” al nuovo Centro per le Arti Contemporanee di Roma. Mostra personale per i bambini presso il Castello di Rivoli a Torino. E’ invitato alla Galleria Nature Morte di Nuova Delhi.