Simone Cametti "primitivo"
A cura di: Valentina Muzi
“L’azione messa in atto da Cametti (e riportata in mostra) ha voluto dare nuova vita, o meglio, nuova luce a questi siti – ormai dismessi-, entrando in relazione in primis con il luogo e poi con il sentiero, tracciandone uno nuovo.” Negli spazi di via P. Scura, fotografie, video e una installazione di 4 m definiscono il rapporto instaurato tra l’artista romano (vincitore del Premio Terna), il rifugio Delle Serre (1500 m di altitudine tra Abruzzo e Lazio) e la natura esplorata. La ricerca di Cametti sulla luce, sul bianco e sulla perdita di punti di riferimento si esplica in un complesso procedimento artistico che parte da interventi diretti sul luogo abbandonato, come la sua illuminazione data dall’installazione, la definizione di un nuovo percorso tra i boschi, una passeggiata solitaria notturna, o l’arrampicarsi sulla cima di una montagna durante una tempesta di neve.
“Subito dopo l’accensione dello spazio- Cametti ha deciso di invitare due artisti per una breve residenza nel rifugio, ovvero le giovani Chiara Fantaccione e Francesca Cornacchini.” Quest’ultime hanno vissuto e ridefinito lo spazio producendo opere che dialogheranno con quelle di Cametti in mostra.
Luoghi
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