07/05/2016  al 24/05/2016

Sheila Hicks. Dio mio

Sheila Hicks. Dio mio
L’utilità dell’arte risiede nella sua inutilità: se non serve a niente, l’arte, serve a tutto.
Come L’ordine e il disordine di Boetti, se il disordine fonda un nuovo ordine, l’inutilità apre tutte le possibilità. Primo fra tutti il gioco.
A cosa serve giocare?
A niente, ma fa bene allo spirito, alla mente, al corpo: fa bene a tutto.
Sheila Hicks tocca i materiali e li trasforma con minimi spostamenti di senso. Prende gomitoli di lana e lino, li disfa, li ricompone e subito questi materiali, che in una vetrina della strada nessuno avrebbe guardato, diventano inutilmente bellissimi, oggetto di ammirazione.
Sono andato a trovare a Parigi, dove vive da cinquant’anni, l’artista americana che tiene studio nell’immobile dove abitarono Giacometti, Balthus, Hockney.
Il suo studio è pieno di colori, di fili, di lane, di materiali che lei trasforma con un semplice gesto della mano. Il risultato è di una stupefacente semplicità, quasi ovvia, una volta visti i lavori. Quei lavori che rimandano ad Itaca…
Il fare e disfare ci ricorda Penelope ed il suo lavoro, solo apparentemente, inutile, in realtà, di fatto, risolutivo: l’Odissea senza i suoi gomitoli sarebbe sicuramente finita diversamente.
Massimo Minini

Luoghi

  • Galleria Massimo Minini - Via Apollonio, 68 - 25128 Brescia
             030 383034     030 392446

    orario: dal lunedì al venerdì dalle 10.30 alle 19.30, sabato dalle 15.30 alle 19.30

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