Sergio Gioielli. Le verità necessarie
A cura di: Massimo Sgroi
Martedì 23 Dicembre, alle ore 18.00, sarà inaugurata la mostra “Le verità necessarie” dell’artista Sergio Gioielli, a cura di Massimo Sgroi, con il patrocinio del Comune di Caserta e in collaborazione con la Galleria Nicola Pedana Arte Contemporanea, presso il Museo di Arte Contemporanea di Caserta – Via G. Mazzini, 16.
Il vernissage vedrà assoluti protagonisti i lavori inediti, pensati e realizzati ad hoc per l’esposizione, in particolare l’installazione “l’età dell’oro” vero fulcro dell’evento nonché del pensiero artistico di Sergio Gioielli. Una serie di elefanti, che formano un cerchio sotto la luce di una sfera, simboleggiano la denuncia contro la nostra società imprigionata nella ripetizione meccanica degli stereotipi moderni. L’artista, nato a Cosenza, ma di adozione casertana, ha esposto in numerose prestigiose location in Italia e all’estero. Credendo fortemente nella funzione sociale delle opere d’arte, intende trasmettere, attraverso di esse, il messaggio che è possibile spezzare le catene delle imposizioni e lo fa grazie ad una serie di elementi figurativi che diventano scaltri espedienti per ravvisare la necessità dell’autenticità scevra da qualsiasi costrutto.
All’opening sarà presente il critico Massimo Sgroi che, offrendo un preludio del suo intervento, ha dichiarato: Sergio Gioielli colpisce la sede più profonda della percezione dell’arte visuale; quella che appartiene ai mondi inconoscibili platonici. Quella parte che è sede dei sentimenti ancestrali e della follia creativa, legata ad un vissuto non contaminato e/o sporcato dalle visioni medialiche e del consumo invadente. La forma della sua pittura è legata ai bisogni elementari che ha l’essere umano di percepire come propri i paesaggi della natura, dei ricordi e delle radici che sono necessari per non essere più soltanto avatar elettronici ma, ancora, esseri viventi composti di corpo, mente ed anima. Il pensiero profondo, quello più vicino alla poetica estetica, si traduce con della forme animali che fanno della loro sostanzialità l’elemento centrale della sua visione poetica; essi riportano i brandelli di memorie, in un mondo che fugge via impazzito verso la dissoluzione del virtuale. Le tele raccontano una Storia e su questa Storia si sovrappongono le relazioni con l’oggetto di origine puramente istintuale.…
Il vernissage vedrà assoluti protagonisti i lavori inediti, pensati e realizzati ad hoc per l’esposizione, in particolare l’installazione “l’età dell’oro” vero fulcro dell’evento nonché del pensiero artistico di Sergio Gioielli. Una serie di elefanti, che formano un cerchio sotto la luce di una sfera, simboleggiano la denuncia contro la nostra società imprigionata nella ripetizione meccanica degli stereotipi moderni. L’artista, nato a Cosenza, ma di adozione casertana, ha esposto in numerose prestigiose location in Italia e all’estero. Credendo fortemente nella funzione sociale delle opere d’arte, intende trasmettere, attraverso di esse, il messaggio che è possibile spezzare le catene delle imposizioni e lo fa grazie ad una serie di elementi figurativi che diventano scaltri espedienti per ravvisare la necessità dell’autenticità scevra da qualsiasi costrutto.
All’opening sarà presente il critico Massimo Sgroi che, offrendo un preludio del suo intervento, ha dichiarato: Sergio Gioielli colpisce la sede più profonda della percezione dell’arte visuale; quella che appartiene ai mondi inconoscibili platonici. Quella parte che è sede dei sentimenti ancestrali e della follia creativa, legata ad un vissuto non contaminato e/o sporcato dalle visioni medialiche e del consumo invadente. La forma della sua pittura è legata ai bisogni elementari che ha l’essere umano di percepire come propri i paesaggi della natura, dei ricordi e delle radici che sono necessari per non essere più soltanto avatar elettronici ma, ancora, esseri viventi composti di corpo, mente ed anima. Il pensiero profondo, quello più vicino alla poetica estetica, si traduce con della forme animali che fanno della loro sostanzialità l’elemento centrale della sua visione poetica; essi riportano i brandelli di memorie, in un mondo che fugge via impazzito verso la dissoluzione del virtuale. Le tele raccontano una Storia e su questa Storia si sovrappongono le relazioni con l’oggetto di origine puramente istintuale.…
Luoghi
0823/273803 0823273807
Via Giuseppe Mazzini - ingresso Gratuito