Sergio Alberti "Voci di forme rivelate"
A cura di: Claudio Cerritelli
La mostra presenta una selezione di opere compendio della ricerca più recente di Sergio Alberti caratterizzata dall’uso di materiali tra sé difformi ma armonizzati dall’autore nella forma scultorea. Il bronzo si sposa con l’acciaio inox, unione solitamente ardita, ma compatibile e omogena nella capacità creativa dell’autore così come la terracotta, l’acciaio e la resina. E la carta, il cartone, assemblato, inciso, segnato, strappato, con contrasti cromatici tra chiaro e scuro a formare su superfici piane rilievi e spessori. Un excursus sulla forma, la luce e la materia, elementi primari nell’opera di Alberti.
Scrive Claudio Cerritelli nel saggio di presentazione : “Si tratta di estrazioni della sostanza profonda della materia, transiti di energia tangibile, trasmutazioni di forme primarie, geografie interiori che alludono alla totalità dello spazio attraverso incursioni negli spessori della superficie, mirando a sovrapporre molteplici soglie dell’ignoto…L’alternarsi di superfici lisce (l’acciaio) e ruvide (il bronzo, la terracotta) comporta il diversificarsi della luce, il contrasto tra la costruzione razionale e la frantumazione espressiva, come se la perfezione levigata e la disgregazione della materia potessero comunicare il valore dominante di una costante tensione bipolare…Tornando alla scultura, va notato che Alberti adotta spesso l’andamento verticale per sviluppare il desiderio di sconfinamento, aspirazione a uscire dalla forma definita per conquistare l’utopia smisurata dell’altrove.
Lo slancio verso l’alto domina in diverse opere attraverso articolazioni e concatenazioni di elementi che cambiano ripetutamente direzione e angolazione, variazioni di una tensione plastica che rinnova il rapporto con l’ambiente alternando ombre e luci, vuoti e pieni, linee nette e asperità.
Lo spettatore è sollecitato a muoversi lungo tutti i punti di vista dell’opera, valutando come si modifica il dialogo tra i materiali, acciaio e terracotta in primo piano, congiunzione tra elementi materici e strutture metalliche studiate per suggerire la divaricazione dei piani”.
Scrive Claudio Cerritelli nel saggio di presentazione : “Si tratta di estrazioni della sostanza profonda della materia, transiti di energia tangibile, trasmutazioni di forme primarie, geografie interiori che alludono alla totalità dello spazio attraverso incursioni negli spessori della superficie, mirando a sovrapporre molteplici soglie dell’ignoto…L’alternarsi di superfici lisce (l’acciaio) e ruvide (il bronzo, la terracotta) comporta il diversificarsi della luce, il contrasto tra la costruzione razionale e la frantumazione espressiva, come se la perfezione levigata e la disgregazione della materia potessero comunicare il valore dominante di una costante tensione bipolare…Tornando alla scultura, va notato che Alberti adotta spesso l’andamento verticale per sviluppare il desiderio di sconfinamento, aspirazione a uscire dalla forma definita per conquistare l’utopia smisurata dell’altrove.
Lo slancio verso l’alto domina in diverse opere attraverso articolazioni e concatenazioni di elementi che cambiano ripetutamente direzione e angolazione, variazioni di una tensione plastica che rinnova il rapporto con l’ambiente alternando ombre e luci, vuoti e pieni, linee nette e asperità.
Lo spettatore è sollecitato a muoversi lungo tutti i punti di vista dell’opera, valutando come si modifica il dialogo tra i materiali, acciaio e terracotta in primo piano, congiunzione tra elementi materici e strutture metalliche studiate per suggerire la divaricazione dei piani”.
Luoghi
www.cortinaarte.it 02 33607236 02 34536329
Orario: Aperto tutti i giorni ore 10-12.30 e 16.30-19.30, chiuso lunedì mattina e domenica