Samantha Stella "In Hora Amoris"
Si tratta di un progetto performativo creato appositamente per palazzo Tozzoni, l’antica casa museo ricca di storie, memorie e suggestioni che hanno ispirato la performer Samantha Stella. L’artista è stata colpita dalla storia d’amore tra la contessa Orsola, l’eterna presenza del palazzo, e Giorgio Barbato Tozzoni e la rivede alla luce di un altro grande amore, quello tra il poeta e pittore preraffaellita Dante Gabriel Rossetti e la sua musa Elisabeth Eleanor Siddal.Amore e morte segnano la vita tormentata di Orsola e di Elizabeth, l’Ofelia del celebre dipinto conservato alla Tate Gallery di Londra. Due donne vissute a trent’anni di distanza nel XIX secolo, due storie d’amore e odio con il proprio marito ambientate rispettivamente a Imola e a Londra, due vite segnate dalla prematura morte dei loro figli e dal dolore fisico e mentale che ne logora il corpo e il pensiero sino alla loro stessa morte che le coglie ancora giovani, e lo smisurato e malato amore dei loro coniugi in un desiderio di eternità. Sono le struggenti poesie scritte da Elizabeth a tessere la suggestione sonora di In Hora Amoris, parole che, attraverso la voce della performer Samantha Stella, bianca presenza nelle stanze che furono di Orsola e Giorgio Barbato, daranno corpo al destino drammatico e romantico delle due donne.
Samantha Stella indossa un abito della maison Romeo Gigli.
Dal 18 febbraio al 2 aprile 2021, presso Palazzo Tozzoni negli orari di apertura del museo, sarà visibile l’opera video In Hora Amoris realizzata dall’artista ed acquisita nelle collezioni permanenti del museo.
Orsola è una giovane donna faentina congiunta a nozze nel 1819 con il conte Giorgio Barbato Tozzoni. Dopo il dolore per la perdita dei due figli, uno ancora in grembo, uno a soli due anni di vita, e una lenta depressione che la consuma, dettata anche da un rapporto di amore e odio nei confronti del marito ritenuto responsabile della perdita prematura del primo figlio, trova la morte nel 1836 a 39 anni. Alla morte di lei, il conte ordina la creazione di un manichino con sembianze a grandezza naturale del corpo della moglie cui fa tagliare i capelli prima di far chiudere la bara, ricavandone una parrucca che viene riposta sul volto in stucco. La “bambola”, ad oggi in mostra nel palazzo dopo un sapiente restauro, accompagna la vita del conte, che la porta con sé nelle varie stanze dell’appartamento, e continua a parlarle come se nulla fosse accaduto, sino alla sua stessa morte.
Elizabeth è la splendida musa della Confraternita dei Preraffaelliti, movimento artistico sviluppatosi nella Londra dell’epoca Vittoriana, conosciuta in tutto il mondo per essere la modella del dipinto Ophelia (1852) di John Everett Millais, nonché di numerosi dipinti del marito Dante Gabriel Rossetti. La giovane donna si ammala gravemente dopo aver perso i sensi mentre posa per il dipinto di Millais all’interno di una vasca ricolma di acqua gelida, fatalità che la accosta al destino riservato all’Ofelia dell’Amleto shakespeariano. Segnata da un tormentato rapporto con in marito, che la avvia alla pratica del disegno, della pittura e della poesia, il suo gracile corpo si consuma con una lunga depressione, peggiorata dall’aver partorito una bambina morta. Alla sua morte, avvenuta nel 1862 a 32 anni in seguito all’assunzione di una forte dose di laudano, il marito fa seppellire insieme al corpo anche i suoi poemi d’amore dedicati a lei. Sette anni più tardi fa riaprire la tomba per recuperare il manoscritto e pubblicarlo insieme alle poesie composte dalla stessa Elizabeth, per consumarsi in una vita di malattia e tentati suicidi impazzito per la perdita della sua compagna. Si narra che quando la tomba fu riaperta, i rossi capelli di lei fossero cresciuti a dismisura.
L’artista Samantha Stella ha presentato le sue performance in numerosi spazi tra i quali l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, il Museo Madre a Napoli, la Basilica Santa Maria Maggiore a Bergamo, il Duomo di Molfetta, l’Auditorium Parco della Musica di Roma, il Castello Aragonese di Taranto, l’Ace Museum a Los Angeles, e NonostanteMarras a Milano. L’artista, che ha debuttato in contesti internazionali, è anche fotografa, filmmaker, set & costume designer, nonché musicista, cantante e autrice in collaborazione con il songwriter Nero Kane. www.samanthastella.com
Modalità di visita
La fruizione della performance sarà possibile ad un numero limitato di spettatori nel rispetto delle attuali norme di sicurezza sanitaria. E’ obbligatorio indossare la mascherina e mantenere la distanza interpersonale di almeno un metro.
Ingresso gratuito con prenotazione al +39 0542 602609 dal lunedì al venerdì ore 9-13 o inviando una mail a musei@comune.imola.bo.it scrivendo nome e numero di telefono per ricevere conferma.
Luoghi
http://www.museiciviciimola.it +39 0542602609