Ruben Montini. This is all I have to offer
La mostra racconta la parte meno conosciuta della ricerca dell’artista, quella più manuale ma pur sempre performativa nella sua gestazione e realizzazione.
Muovendosi dall’ironico ritratto I’m a Princess (2016) che lo descrive come una bambina che gioca a trasformarsi in una principessa, Montini revisiona e manipola il materiale iconografico della tradizione sarda secondo un processo di astrazione del mezzo tessile e del ricamo direttamente sulle matrici per la tessitura, fino ad assemblare broccati diversi tra loro, cercando di dare forma a immagini nuove, inspiegabili forse, non più legate alla tradizione se non per la loro vocazione all’emulazione della stessa.
La mostra racconta al pubblico il percorso che ha portato l’artista a voler incarnare quell’immagine emblematica della Sposa (La Vestizione della Sposa | Attirement of the Bride, 2016, Galleria Macca), attraverso un percorso artistico in cui costringe sé stesso a impersonare di volta in volta diversi cliché di femminilità.
Le opere in mostra sono tutte di recente produzione e testimoniano una dimensione intima del lavoro dell’artista, in cui ha rallentato le collaborazioni o il demandare a esperte del ricamo e della tessitura la realizzazione dei suoi progetti, per cimentarsi lui stesso nell’esecuzione manuale delle opere e trovare un suo linguaggio riconoscibile: un lessico articolato fatto di fili pendenti che si trasformano in chiome ingombranti, punti, strappi, rattoppi.
Queste opere non sono da considerarsi come singoli lavori, bensì quali parti di un processo performativo unico nel quale Montini porta all’esasperazione alcuni luoghi comuni legati alla figura della donna.
Muovendosi dall’ironico ritratto I’m a Princess (2016) che lo descrive come una bambina che gioca a trasformarsi in una principessa, Montini revisiona e manipola il materiale iconografico della tradizione sarda secondo un processo di astrazione del mezzo tessile e del ricamo direttamente sulle matrici per la tessitura, fino ad assemblare broccati diversi tra loro, cercando di dare forma a immagini nuove, inspiegabili forse, non più legate alla tradizione se non per la loro vocazione all’emulazione della stessa.
La mostra racconta al pubblico il percorso che ha portato l’artista a voler incarnare quell’immagine emblematica della Sposa (La Vestizione della Sposa | Attirement of the Bride, 2016, Galleria Macca), attraverso un percorso artistico in cui costringe sé stesso a impersonare di volta in volta diversi cliché di femminilità.
Le opere in mostra sono tutte di recente produzione e testimoniano una dimensione intima del lavoro dell’artista, in cui ha rallentato le collaborazioni o il demandare a esperte del ricamo e della tessitura la realizzazione dei suoi progetti, per cimentarsi lui stesso nell’esecuzione manuale delle opere e trovare un suo linguaggio riconoscibile: un lessico articolato fatto di fili pendenti che si trasformano in chiome ingombranti, punti, strappi, rattoppi.
Queste opere non sono da considerarsi come singoli lavori, bensì quali parti di un processo performativo unico nel quale Montini porta all’esasperazione alcuni luoghi comuni legati alla figura della donna.
Luoghi
www.galleriamacca.com +393295403007
orario: da giovedi' a sabato ore 19-21, o su appuntamento