Rodolfo Villaplana. 8 ½
A cura di: Daina Maja Titonel
Alla sua seconda personale negli spazi della MAC Maja Arte Contemporanea, il pittore Rodolfo Villaplana inaugura venerdì 30 settembre 2016 la mostra 8 ½, ispirata all’omonima pellicola di Federico Fellini.
Negli otto dipinti in mostra, eseguiti nel 2016, l’artista venezuelano si concentra soprattutto sui personaggi femminili del film che danno il titolo a cinque ritratti: Luisa, la moglie borghese; Carla, la sensuale amante; Saraghina, la prostituta procace, “drago orrendo e splendido” - come la definisce lo stesso Fellini; Claudia, di un’incontaminata eterea bellezza; Gloria, la giovane e provocante amante dell’amico Mezzabotta.
“Le donne ritratte in questa mostra sono un racconto per immagini di archetipi femminili portati al loro limite”, spiega Villaplana, che aggiunge a proposito del capolavoro felliniano: “L'autore vive nel suo mondo di creatore e non sa distinguere tra realtà e fantasia. Da qui la scena finale del film” - che ispira un altro dipinto in mostra - “dove realtà e finzione si mescolano sotto il ritmo frenetico della musica in un trionfo viscerale ed estetico che celebra la vita e la creazione, dandoci ad intendere che l'arte può ridurre la distanza tra la dimensione onirica e la realtà”.
Completano l’esposizione i ritratti di Guido Anselmi (Marcello Mastroianni) e Federico Fellini (Carla sono io) che ironicamente si propone come una delle protagoniste del suo film. Il risultato è un beffardo scherno del maschilismo tipicamente mediterraneo degli anni Sessanta in contrapposizione alla fiammante libertà e alla nuova posizione della donna nella società italiana di quegli anni.
Negli otto dipinti in mostra, eseguiti nel 2016, l’artista venezuelano si concentra soprattutto sui personaggi femminili del film che danno il titolo a cinque ritratti: Luisa, la moglie borghese; Carla, la sensuale amante; Saraghina, la prostituta procace, “drago orrendo e splendido” - come la definisce lo stesso Fellini; Claudia, di un’incontaminata eterea bellezza; Gloria, la giovane e provocante amante dell’amico Mezzabotta.
“Le donne ritratte in questa mostra sono un racconto per immagini di archetipi femminili portati al loro limite”, spiega Villaplana, che aggiunge a proposito del capolavoro felliniano: “L'autore vive nel suo mondo di creatore e non sa distinguere tra realtà e fantasia. Da qui la scena finale del film” - che ispira un altro dipinto in mostra - “dove realtà e finzione si mescolano sotto il ritmo frenetico della musica in un trionfo viscerale ed estetico che celebra la vita e la creazione, dandoci ad intendere che l'arte può ridurre la distanza tra la dimensione onirica e la realtà”.
Completano l’esposizione i ritratti di Guido Anselmi (Marcello Mastroianni) e Federico Fellini (Carla sono io) che ironicamente si propone come una delle protagoniste del suo film. Il risultato è un beffardo scherno del maschilismo tipicamente mediterraneo degli anni Sessanta in contrapposizione alla fiammante libertà e alla nuova posizione della donna nella società italiana di quegli anni.
Luoghi
06.68804621 338.5005483
Orari apertura: Martedì - Venerdì h.15,00-20,00; Sabato h. 11-13/15-19,30