Roberto Goffi "Little Towns"

All’interno di una struttura in tondino di ferro per cemento armato, che pur cosparsa di ruggine esibisce una forza e una permanenza nel tempo, vi sono esili ed eteree gelatine, impressionate con frammenti di edifici, di statue, di luoghi che fanno parte del patrimonio storico italiano, evocative di un mondo prezioso.
Le trasparenze di frammenti di questi reperti, sospesi nel nulla con invisibili fili e lievemente oscillanti al minimo fremito d’aria, ci mettono in comunicazione diretta con questo universo in lenta, ma inesorabile trasformazione.
Alle pareti le carte acquerello, che giocano fra la realtà fotografica ed il suo prolungamento esplorato con ulteriori interventi a matita e velature di colore, come in un sogno tra il sonno e la veglia.
Le immagini in mostra, in rigoroso e suggestivo bianco e nero, sono realizzate mediante materiale analogico e le stampe ai sali d’argento su carta acquerello sono curate personalmente dall’artista.
Il progetto sviluppato su invito della Biennale di Anren (Chengdu, Cina 2017) viene presentato per la prima volta in modo organico.
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