Rikke Flensberg. Parallel Perception
La galleria Muratcentoventidue Artecontemporanea prosegue il suo programma espositivo con Parallel Perception, la prima mostra personale in Italia di una giovane artista danese, Rikke Flensberg. La mostra è sostenuta da The Danish Arts Council cui l’associazione rivolge il suo ringraziamento. L’artista, che ha studiato presso la Malmø Art Academy, lavora nel campo della fotografia, della video installazione e della scultura.
Nei paesi del Nord Europa l’uso del video da parte degli artisti appare massiccio e più che altrove caratterizzato da una pluralità d’intenti ed esiti formali. Protagonista di molti video è la natura vista a volte come grembo, altre come luogo minaccioso. E la natura è al centro della ricerca di Rikke Flensberg, messa in relazione con le caratteristiche e i limiti della vita dell’uomo contemporaneo.
I suoi lavori si concentrano su un tema, i processi naturali e il rapporto uomo natura, e le reciproche influenze che ha una lunga tradizione nel documentarismo oltre che nel campo dell'arte. Per la mostra alla Galleria Muratcentoventidue Artecontemporanea, dal titolo "Parallel Perception", Rikke Flensberg rappresenta in forma allegorica la natura in un universo in cui gli elementi naturali appaiono distorti e la realtà sembra illusoria. Utilizzando come unico o principale soggetto la rappresentazione di uno scenario naturale, esamina come la realtà possa essere ricostruita. L’artista riassembla il materiale in un nuovo contesto e utilizza strumenti quali la riflessione, lo spostamento e la ripetizione mostrandoci come lo stesso lo stesso scenario possa apparire come frammento di un insieme più grande.
Con questo Flensberg s’interroga sui confini e i limiti della percezione umana. Lo spettatore deve riunire le varie parti per ottenere la visione dell’insieme. Che ci siano esistenze simultanee di diverse possibili configurazioni di un singolo motivo serve a sottolineare come la complessità della nostra coscienza possa essere la chiave per comprendere la natura e l'universo che ci circonda.
Nella percezione individuale e nell'esperienza della realtà, ci sarà sempre una scelta tra una vasta gamma di possibilità, ed è semplicemente impossibile ottenere la visione del tutto, poiché si avrà sempre un angolo visuale limitato. Nel suo lavoro Il sublime e il bello, la luce e il paesaggio sono presenti ma con essi anche l'ignoto e lo spaventoso. Nel video i colori sono luminosi e le diverse sfumature danno l'impressione che il tempo stia lentamente scorrendo mentre è allo stesso tempo fermo. La luce si modifica gradualmente e un impercettibile movimento cambia lentamente l’orizzonte.
Nei paesi del Nord Europa l’uso del video da parte degli artisti appare massiccio e più che altrove caratterizzato da una pluralità d’intenti ed esiti formali. Protagonista di molti video è la natura vista a volte come grembo, altre come luogo minaccioso. E la natura è al centro della ricerca di Rikke Flensberg, messa in relazione con le caratteristiche e i limiti della vita dell’uomo contemporaneo.
I suoi lavori si concentrano su un tema, i processi naturali e il rapporto uomo natura, e le reciproche influenze che ha una lunga tradizione nel documentarismo oltre che nel campo dell'arte. Per la mostra alla Galleria Muratcentoventidue Artecontemporanea, dal titolo "Parallel Perception", Rikke Flensberg rappresenta in forma allegorica la natura in un universo in cui gli elementi naturali appaiono distorti e la realtà sembra illusoria. Utilizzando come unico o principale soggetto la rappresentazione di uno scenario naturale, esamina come la realtà possa essere ricostruita. L’artista riassembla il materiale in un nuovo contesto e utilizza strumenti quali la riflessione, lo spostamento e la ripetizione mostrandoci come lo stesso lo stesso scenario possa apparire come frammento di un insieme più grande.
Con questo Flensberg s’interroga sui confini e i limiti della percezione umana. Lo spettatore deve riunire le varie parti per ottenere la visione dell’insieme. Che ci siano esistenze simultanee di diverse possibili configurazioni di un singolo motivo serve a sottolineare come la complessità della nostra coscienza possa essere la chiave per comprendere la natura e l'universo che ci circonda.
Nella percezione individuale e nell'esperienza della realtà, ci sarà sempre una scelta tra una vasta gamma di possibilità, ed è semplicemente impossibile ottenere la visione del tutto, poiché si avrà sempre un angolo visuale limitato. Nel suo lavoro Il sublime e il bello, la luce e il paesaggio sono presenti ma con essi anche l'ignoto e lo spaventoso. Nel video i colori sono luminosi e le diverse sfumature danno l'impressione che il tempo stia lentamente scorrendo mentre è allo stesso tempo fermo. La luce si modifica gradualmente e un impercettibile movimento cambia lentamente l’orizzonte.
Luoghi
www.muratcentoventidue.com 393.8704029
Orario di apertura: dal martedì al sabato, dalle 17 alle 20