Re-new
A cura di: Paulina Bebecka
PostmastersROMA è lieta di annunciare la mostra collettiva Re-New con Nicola Verlato, Wolfgang Staehle, Signe Pierce, Christian Rex van Minnen, David Humphrey, Alessandro Giannì e Kenny Dunkan.Ognuno dei lavori in mostra è intriso di concetti correlati alla tecnologia e alla contemporaneità e rivisita temi classici come la religione, la mitologia, la filosofia e l’uso delle tecniche. Modernizzando l'Antico, il passato e il presente convergono dando vita a nuove forme e prospettive contemporanee.
Nicola Verlato rilegge la grande tradizione cinquecentesca e la fonde con i linguaggi del presente lasciando massimo spazio alle nuove tecnologie (Programmi 3D, Realtà virtuale e Realtà Aumentata) e dando così vita a perfette figure mitologiche come in questo caso Atteone fluttuante in un vuoto nero.
Pioniere nel campo della tecnologia e dell'arte dagli anni '80, Wolfgang Staehle, presenta Forum Romanum (15 settembre 2007) dalla serie Matter of Time. L'artista ci dà l'opportunità di vivere simultaneamente il momento presente in sincronia con il passato.
Signe Pierce si definisce "Artista della Realtà" e considera le sue esperienze vissute al tempo stesso una tela e un riflesso dell’iperrealtà.
Le sue opere illustrano pienamente la sua filosofia della Neon Renaissance; esse abbracciano l’effimera plasticità del tempo e della vita attraverso la luce, il colore e il movimento.
L’opera iper-surreale Caput Mortuum: Alas, Pu$$y Bold Men Babylon di Christian Rex van Minnen ritrae - attraverso le classiche tecniche Rinascimentali di smaltatura e stratificazione - una figura per metà umana e per metà gelatina di lampone, generando ansia e portandoci a riflettere sulla complessità del vuoto del nostro tempo.
David Humphrey attraverso il suo approccio “quotidiano”, banalizza l'eroico e i simboli storici di Roma rendendoli più usuali e ordinari come nel “Il Leone che azzanna il Cavallo”.
La storica scultura ellenistica perde la sua eroicità a favore di una maggiore umanità.
Alessandro Giannì raccoglie dal web e dai social network diversi frammenti estetici e simboli storici con l’intento di dare loro nuova vita e creare forme caleidoscopiche, astratte e nuovi immaginari.
Nel suo video precedentemente censurato a Roma, Kenny Dunkan si confronta con il concetto di sacralità e banalità leccando da un lecca lecca l'immagine di Papa Francesco.