Qiao Zhang "Umanità invisibile"
A cura di: Chiara Gatti
Arriva alla Leo Galleries l’arte enigmatica e iperrealista di Zhang Qiao, giovane talento cinese, vincitrice dell’ultima edizione del premio Morlotti - Imbersago nella categoria Under 35. Nata nel 1990 a Wuhan, la più popolosa città della Cina centrale, Qiao si è laureata in Belle arti e ora lavora a Pechino. C’è però anche un po’ di Italia nella sua formazione: l’artista, infatti, ha frequentato il biennio specialistico di pittura all’Accademia di Brera.
Nelle tele di Qiao le figure, rese con precisione millimetrica e fotografica, si stagliano su sfondi astratti, persi nel vuoto come perduti sono i volti, coperti da maschere rudimentali, stracci di colore buttati sui visi per celarne espressione, emozioni e identità. «La sua è una reazione di netto rifiuto e di fuga davanti al conformismo, al qualunquismo, al livellamento della cultura di massa – ha scritto Chiara Gatti, autrice del testo critico contenuto nel catalogo ufficiale del premio Morlotti – Imbersago -.
Gli uomini e le donne invisibili di Qiao sono lo specchio della paura collettiva di esporsi o dell’uniformità a cui è condannato il singolo nella logica globale».
Le forme incollate come ritagli sui volti delle figure sono ostacolo ma anche possibilità, impedimento a scorgere l’interiorità e al tempo stesso «voragine spalancata sull’intimità», conclude Gatti. Un «dentro e fuori che dialogano come vasi comunicanti, creando un contatto fra il pubblico e il soggetto».
Zhang Qiao sarà ospite il 10 febbraio alle 18 all’inaugurazione della sua personale alla Leo Galleries, a cui interverrà la curatrice Chiara Gatti.
Nelle tele di Qiao le figure, rese con precisione millimetrica e fotografica, si stagliano su sfondi astratti, persi nel vuoto come perduti sono i volti, coperti da maschere rudimentali, stracci di colore buttati sui visi per celarne espressione, emozioni e identità. «La sua è una reazione di netto rifiuto e di fuga davanti al conformismo, al qualunquismo, al livellamento della cultura di massa – ha scritto Chiara Gatti, autrice del testo critico contenuto nel catalogo ufficiale del premio Morlotti – Imbersago -.
Gli uomini e le donne invisibili di Qiao sono lo specchio della paura collettiva di esporsi o dell’uniformità a cui è condannato il singolo nella logica globale».
Le forme incollate come ritagli sui volti delle figure sono ostacolo ma anche possibilità, impedimento a scorgere l’interiorità e al tempo stesso «voragine spalancata sull’intimità», conclude Gatti. Un «dentro e fuori che dialogano come vasi comunicanti, creando un contatto fra il pubblico e il soggetto».
Zhang Qiao sarà ospite il 10 febbraio alle 18 all’inaugurazione della sua personale alla Leo Galleries, a cui interverrà la curatrice Chiara Gatti.
Luoghi
www.leogalleries.it 0395960835 - 0395962431
orario: da martedì a venerdì 15-19 - sabato 10-13 e 15-19