Piero Petracci "Paesaggi umani"
A cura di: Roberta Cima
Paesaggi umani - con lo sguardo rivolto all'interno" è la nuova mostra della galleria romana SpazioCima, in via Ombrone 9. L'esposizione inaugurerà mercoledì 29 marzo alle ore 18:30 e sarà visitabile sino al 28 aprile, dal lunedì al venerdì, dalle ore 15:30 alle 19:30. La galleria rimarrà chiusa dal 13 al 18 aprile. Ingresso gratuito. La mostra, organizzata da Roberta Cima e Giuliano Graziani,curata da Roberta Cima, propone circa trenta opere dell'artista.
I SOGGETTI IN MOSTRA - Cornici liquefatte, cemento frammentato, grovigli di corde ben intrecciate, bruciature quasi perfette. Una serie di opere in cui i contrasti, tra materiali morbidi e duri, tra bianco e nero, sottolineano la disillusione e il pessimismo dell'artistanichilista. Il colore qui non è un elemento cromatico, meramente estetico, ma un principio significativo. Le sfumature sono lievissime, prevalgono il conflitto e l'uniformità, ulteriore simbolo di dualità psicologica e sensoriale. Qui anche i puzzle perdono valore, la propria riconoscibilità: vengono privati del loro senso, così comel'uomo viene alteratonella sua esistenza.
LA TECNICA DELL'ARTISTA - Nei suoi lavoridominano l’astrazione e la materia. Il ricorso alla geometria e alla modularità risponde ad un tentativo di dare forma definita ad una forza che prorompe dalle profondità o si imprime dall’esterno segnando le superfici.I riferimenti artistici dell'artista sono multiformi: in primis tutto l'informale ed espressionismo astratto, ma anche le correnti surrealiste, metafisiche e minimaliste.I materiali sono quelli della contemporaneità: cemento, fil di ferro, schiume e smalti industriali, legno e corde. Su questi Piero opera plasticamente con fratturazioni, piegature, stiramenti, combustioni.
"Il mio è un discorso surrealista e metafisico- spiega Piero Petracci - qualcosa va a rappresentare qualcos'altro. Sono un concettualista: cerco di evocare gli stessi stati d'animo della mia ricerca quotidiana che tende verso l'interno. Anche laddove nelle opere sembri prevalere un approccio più impulsivo e irrazionale, tutto mira ad essereben "rappresentato". In realtà quello che voglio fare è raccontare una realtà personale, ma anche sociale. Una verità frammentata, frammentaria, conflittuale e ricca di tensioni. Paesaggi interiori spesso in macerie".
I SOGGETTI IN MOSTRA - Cornici liquefatte, cemento frammentato, grovigli di corde ben intrecciate, bruciature quasi perfette. Una serie di opere in cui i contrasti, tra materiali morbidi e duri, tra bianco e nero, sottolineano la disillusione e il pessimismo dell'artistanichilista. Il colore qui non è un elemento cromatico, meramente estetico, ma un principio significativo. Le sfumature sono lievissime, prevalgono il conflitto e l'uniformità, ulteriore simbolo di dualità psicologica e sensoriale. Qui anche i puzzle perdono valore, la propria riconoscibilità: vengono privati del loro senso, così comel'uomo viene alteratonella sua esistenza.
LA TECNICA DELL'ARTISTA - Nei suoi lavoridominano l’astrazione e la materia. Il ricorso alla geometria e alla modularità risponde ad un tentativo di dare forma definita ad una forza che prorompe dalle profondità o si imprime dall’esterno segnando le superfici.I riferimenti artistici dell'artista sono multiformi: in primis tutto l'informale ed espressionismo astratto, ma anche le correnti surrealiste, metafisiche e minimaliste.I materiali sono quelli della contemporaneità: cemento, fil di ferro, schiume e smalti industriali, legno e corde. Su questi Piero opera plasticamente con fratturazioni, piegature, stiramenti, combustioni.
"Il mio è un discorso surrealista e metafisico- spiega Piero Petracci - qualcosa va a rappresentare qualcos'altro. Sono un concettualista: cerco di evocare gli stessi stati d'animo della mia ricerca quotidiana che tende verso l'interno. Anche laddove nelle opere sembri prevalere un approccio più impulsivo e irrazionale, tutto mira ad essereben "rappresentato". In realtà quello che voglio fare è raccontare una realtà personale, ma anche sociale. Una verità frammentata, frammentaria, conflittuale e ricca di tensioni. Paesaggi interiori spesso in macerie".
Luoghi
www.spaziocima.it
orari di apertura: lun/ven dalle 15 alle 18. sab/dom su appuntamento. ingresso libero.