Piero Guccione. Storie della luna e del mare
A cura di: Marco Goldin

E' del 1989 la prima mostra, una vasta antologica di 130 tra dipinti e pastelli, che Marco Goldin, all'epoca poco più che un ragazzo, dedicò a Piero Guccione. A ospitarla fu Palazzo Sarcinelli a Conegliano, dove Goldin in quindici anni, fino al 2002, ha dato vita a una lunghissima serie di esposizioni riservate alla migliore pittura italiana del secondo Novecento, sia figurativa, che astratta, che informale. Da allora le esposizioni e i cataloghi, o veri e propri libri, che Goldin ha dedicato al pittore, sono stati una ventina. E assieme a Guccione, Goldin ha fatto scoprire all'Italia gli altri esponenti di quella che è stata classificata come la "Scuola di Scicli", Franco Sarnari in testa.
In questi decenni, tra Goldin e Guccione si è andato consolidando un rapporto che travalica quello tra artista e critico, quasi filiale, di grande, reciproco affetto e rispetto. Fondato su una sensibilità comune che muove dalla descrizione del reale, con la parola e con la pittura, per dilagare nello spazio interiore. Non è quindi un caso se si incontrano ancora una volta, adesso a Vicenza, quasi a fare sintesi di un'amicizia che si è espressa nell'applicazione costante rispetto al proprio ambito di riflessione, pittorica e critica.
In occasione delle mostra in Palazzo Chiericati, Goldin ha scelto di realizzare, per le sue edizioni di Linea d'ombra, la più ampia monografia mai dedicata a Guccione, di oltre 250 pagine complessive e comprendente oltre 130 opere illustrate a colori, dal 1957 al 2014. Essa racchiude tutti i testi, alcuni anche ampi e di ricostruzione storica del percorso, che nei decenni Goldin ha pubblicato sul pittore. Con l'aggiunta di un saggio inedito, scritto per questa circostanza, e dedicato alla produzione degli ultimi cinque anni. Quadri che occuperanno la sala più ampia di Palazzo Chiericati. In chiusura del volume, di grande formato e che sarà il secondo numero della serie iniziata con la monografia recente dello stesso Goldin su Antonio López García, apparati bio-bibliografici daranno conto, in modo aggiornato, di tutte le esposizioni sia personali che collettive. Oltre a una ampia biografia critica.
In questi decenni, tra Goldin e Guccione si è andato consolidando un rapporto che travalica quello tra artista e critico, quasi filiale, di grande, reciproco affetto e rispetto. Fondato su una sensibilità comune che muove dalla descrizione del reale, con la parola e con la pittura, per dilagare nello spazio interiore. Non è quindi un caso se si incontrano ancora una volta, adesso a Vicenza, quasi a fare sintesi di un'amicizia che si è espressa nell'applicazione costante rispetto al proprio ambito di riflessione, pittorica e critica.
In occasione delle mostra in Palazzo Chiericati, Goldin ha scelto di realizzare, per le sue edizioni di Linea d'ombra, la più ampia monografia mai dedicata a Guccione, di oltre 250 pagine complessive e comprendente oltre 130 opere illustrate a colori, dal 1957 al 2014. Essa racchiude tutti i testi, alcuni anche ampi e di ricostruzione storica del percorso, che nei decenni Goldin ha pubblicato sul pittore. Con l'aggiunta di un saggio inedito, scritto per questa circostanza, e dedicato alla produzione degli ultimi cinque anni. Quadri che occuperanno la sala più ampia di Palazzo Chiericati. In chiusura del volume, di grande formato e che sarà il secondo numero della serie iniziata con la monografia recente dello stesso Goldin su Antonio López García, apparati bio-bibliografici daranno conto, in modo aggiornato, di tutte le esposizioni sia personali che collettive. Oltre a una ampia biografia critica.
Luoghi
museocovico@comune.vicenza.it 0444 321348
(Palazzo Chiericati) tutti i giorni: 10.00 -18.00 - chiuso il lunedì