Piero Cattaneo. Riflessi materici
A cura di: Stefano Cortina con testo critico di Claudio Cerritelli
Dal 19 aprile 2016 l’Associazione Culturale Renzo Cortina – prosieguo naturale della storica Galleria Cortina – in collaborazione con l’Associazione Piero Cattaneo, presenta una mostra dedicata allo scultore Piero Cattaneo (Bergamo 1929-2003). L’esposizione rimarrà aperta sino al 21 maggio 2016.
A quasi 50 anni di distanza dalla prima mostra nel capoluogo lombardo dello scultore Piero Cattaneo, presso la Galleria Cortina, l’associazione Culturale Renzo Cortina ripresenta alcuni bronzi esposti per la prima volta nell’esposizione del lontano 1969.
Si tratta di alcune tra le prime opere che indagano lo spazio come possibili strutture fantastiche. Sono sculture in fusione unica che ripropongo un lessico architettonico classico ma che si dà in assemblaggi onirici, al punto da indurre un grande scrittore come Dino Buzzati a parlare di “cattedrali schizofreniche in rovina” (Corriere della Sera, 29 marzo 1969).
Partendo da queste prove della fine degli anni Sessanta, la mostra procede con alcuni bronzi di grande interesse per la ricerca dell’artista e che riflettono il ricchissimo e variegato clima culturale della scultura italiana nei decenni immediatamente successivi agli anni Cinquanta.
Sono “costruzioni di sogni” archeologici, che hanno un potere magico, come pagine di ermetiche scritture come ebbe a definirle Giuseppe Marchiori in occasione della grande mostra personale tenuta al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano, nel 1976; esposizione che valse a Cattaneo un significativo riconoscimento da parte del Sindaco e della città di Milano.
Accompagnano le sculture alcune prove pittoriche, i polimaterici di gesso e acrilico su faesite; superfici segniche in cui il linguaggio dell’artista trova espressione e continuità con le opere plastiche, in quella sorta di vocabolario fantastico che si concretizza in lastre a “stiacciato”.
L’indagine artistica procede nei decenni con significative presenze in cui convivono, in un curioso equilibrio due materiali tra loro estremamente difformi e lontani, l’acciaio inox tirato a specchio e il bronzo. Ma l’indagine dell’artista non cambia direzione, caso mai , si spinge oltre, cercando nell’immagine riflessa degli andamenti del bronzo, una proiezione e una continuità in una dimensione nuova e altra, al di là della terza dimensione propria della scultura.
Una ventina di opere che documentano con intensità l’iter dello scultore bergamasco Piero Cattaneo (1929-2003), una delle voci più originali della storia della scultura italiana della seconda metà del ‘900.
A quasi 50 anni di distanza dalla prima mostra nel capoluogo lombardo dello scultore Piero Cattaneo, presso la Galleria Cortina, l’associazione Culturale Renzo Cortina ripresenta alcuni bronzi esposti per la prima volta nell’esposizione del lontano 1969.
Si tratta di alcune tra le prime opere che indagano lo spazio come possibili strutture fantastiche. Sono sculture in fusione unica che ripropongo un lessico architettonico classico ma che si dà in assemblaggi onirici, al punto da indurre un grande scrittore come Dino Buzzati a parlare di “cattedrali schizofreniche in rovina” (Corriere della Sera, 29 marzo 1969).
Partendo da queste prove della fine degli anni Sessanta, la mostra procede con alcuni bronzi di grande interesse per la ricerca dell’artista e che riflettono il ricchissimo e variegato clima culturale della scultura italiana nei decenni immediatamente successivi agli anni Cinquanta.
Sono “costruzioni di sogni” archeologici, che hanno un potere magico, come pagine di ermetiche scritture come ebbe a definirle Giuseppe Marchiori in occasione della grande mostra personale tenuta al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano, nel 1976; esposizione che valse a Cattaneo un significativo riconoscimento da parte del Sindaco e della città di Milano.
Accompagnano le sculture alcune prove pittoriche, i polimaterici di gesso e acrilico su faesite; superfici segniche in cui il linguaggio dell’artista trova espressione e continuità con le opere plastiche, in quella sorta di vocabolario fantastico che si concretizza in lastre a “stiacciato”.
L’indagine artistica procede nei decenni con significative presenze in cui convivono, in un curioso equilibrio due materiali tra loro estremamente difformi e lontani, l’acciaio inox tirato a specchio e il bronzo. Ma l’indagine dell’artista non cambia direzione, caso mai , si spinge oltre, cercando nell’immagine riflessa degli andamenti del bronzo, una proiezione e una continuità in una dimensione nuova e altra, al di là della terza dimensione propria della scultura.
Una ventina di opere che documentano con intensità l’iter dello scultore bergamasco Piero Cattaneo (1929-2003), una delle voci più originali della storia della scultura italiana della seconda metà del ‘900.
Luoghi
www.cortinaarte.it 02 33607236 02 34536329
Orario: Aperto tutti i giorni ore 10-12.30 e 16.30-19.30, chiuso lunedì mattina e domenica