Pier Bonifacio. Lo sguardo del corpo
I dipinti di Pier Bonifacio trasmettono vibranti situazioni, attimi, emozioni. Con forza, il linguaggio trasuda di un’atmosfera, ferma un istante di luce in tele dalla luminosità evanescente e dall’intensa carica cromatica; egli si lascia emozionare dalle semplici cose: il vento, che è vita; le nuvole che corrono veloci; l’immensità del cielo; il corpo di una donna abbandonato nel sonno.
All’artista piace raccontare le proprie emozioni, emozioni sedimentate e che poi, piano, salgono in superficie e diventano arte. Egli instaura un rapporto dialettico con la tela, come fosse una donna, la tela lo invita per essere amata, conquistata: una sottile lotta senza armi, fatta di lunghi silenzi, poi, un dialogo senza parole e intense sensazioni prendono forma sulla superficie che è lì pronta a diventare un dipinto. Fondamentale nel linguaggio la formazione accademica che ha permesso all’artista studiati tagli di luce, una singolare strutturalità dello spazio con sorprendenti inquadrature e virtuosistici punti di vista; con abilità porta forma, luce, colore al limite della forma, della luce, del colore.
Il soggetto prediletto è il corpo femminile nella sua esplicita nudità, le visioni prospettiche sono audaci ma scevre da ogni tentativo di erotizzazione, al contrario a volte si scorge un modo di ritrarre che rivela sensualità e grazia riconducibile alla maternità e al mistero della nascita. E’ questo il motivo per il quale l’organo riproduttivo della donna è messo in primo piano come genesi della vita e del mondo. E’ un linguaggio pittorico complesso basato sui forti contrasti: da un lato il chiaroscuro graduato e la pennellata sottile di alcuni dipinti rivelano un tratto di grande eleganza con cui l’artista fissa sulla tela figure volutamente prive di identità, egli da risalto e si sofferma sull’aspetto anatomico dei corpi, corpi che immerge in uno spazio-luce senza spazio e tempo; dall’altro un tratto deciso e sicuro, la pennellata vigorosa trasuda di istinto e bellezza. Il sapiente utilizzo dei colori acrilici e ad olio, spesso amalgamati tra loro, rende le superfici vibranti capaci di assorbire luce esterna vivendo così di luce propria.
Intensissima la seduttività che ritroviamo anche nel ciclo dedicato agli insetti e al mondo entemologico: “La Farfalla”, “La Cavalletta”, “La Cimice”, “La Araña”, “L'Amantide Religiosa” per citare alcune delle sue opere i cui titoli presagiscono alla sensualità e alla bellezza di cui sono ammantate.
I dipinti di Pier Bonifacio nascono da una straordinaria regia tra forma, luce e colore.
Pier Bonifacio nasce a Genova, dopo la laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Genova, si stacca ben presto dall’ambiente artistico-accademico, per avvicinarsi al mondo della scenografia e della regia; nel corso degli anni ’90 soggiornerà prima a Londra poi a Istanbul, arricchendo notevolmente la sua esperienza professionale in campo cinematografico; al suo rientro in Italia, pur rimanendo impegnato nella regia televisiva, riprende a dipingere apportando al suo linguaggio la capacità di vedere in più prospettive, l’orizzonte è privo di limiti; egli ripone una fiducia sconfinata nella pittura e dentro la pittura si lascia trasportare come fosse volare oltre quell’orizzonte senza limite.
All’artista piace raccontare le proprie emozioni, emozioni sedimentate e che poi, piano, salgono in superficie e diventano arte. Egli instaura un rapporto dialettico con la tela, come fosse una donna, la tela lo invita per essere amata, conquistata: una sottile lotta senza armi, fatta di lunghi silenzi, poi, un dialogo senza parole e intense sensazioni prendono forma sulla superficie che è lì pronta a diventare un dipinto. Fondamentale nel linguaggio la formazione accademica che ha permesso all’artista studiati tagli di luce, una singolare strutturalità dello spazio con sorprendenti inquadrature e virtuosistici punti di vista; con abilità porta forma, luce, colore al limite della forma, della luce, del colore.
Il soggetto prediletto è il corpo femminile nella sua esplicita nudità, le visioni prospettiche sono audaci ma scevre da ogni tentativo di erotizzazione, al contrario a volte si scorge un modo di ritrarre che rivela sensualità e grazia riconducibile alla maternità e al mistero della nascita. E’ questo il motivo per il quale l’organo riproduttivo della donna è messo in primo piano come genesi della vita e del mondo. E’ un linguaggio pittorico complesso basato sui forti contrasti: da un lato il chiaroscuro graduato e la pennellata sottile di alcuni dipinti rivelano un tratto di grande eleganza con cui l’artista fissa sulla tela figure volutamente prive di identità, egli da risalto e si sofferma sull’aspetto anatomico dei corpi, corpi che immerge in uno spazio-luce senza spazio e tempo; dall’altro un tratto deciso e sicuro, la pennellata vigorosa trasuda di istinto e bellezza. Il sapiente utilizzo dei colori acrilici e ad olio, spesso amalgamati tra loro, rende le superfici vibranti capaci di assorbire luce esterna vivendo così di luce propria.
Intensissima la seduttività che ritroviamo anche nel ciclo dedicato agli insetti e al mondo entemologico: “La Farfalla”, “La Cavalletta”, “La Cimice”, “La Araña”, “L'Amantide Religiosa” per citare alcune delle sue opere i cui titoli presagiscono alla sensualità e alla bellezza di cui sono ammantate.
I dipinti di Pier Bonifacio nascono da una straordinaria regia tra forma, luce e colore.
Pier Bonifacio nasce a Genova, dopo la laurea in pittura all’Accademia di Belle Arti di Genova, si stacca ben presto dall’ambiente artistico-accademico, per avvicinarsi al mondo della scenografia e della regia; nel corso degli anni ’90 soggiornerà prima a Londra poi a Istanbul, arricchendo notevolmente la sua esperienza professionale in campo cinematografico; al suo rientro in Italia, pur rimanendo impegnato nella regia televisiva, riprende a dipingere apportando al suo linguaggio la capacità di vedere in più prospettive, l’orizzonte è privo di limiti; egli ripone una fiducia sconfinata nella pittura e dentro la pittura si lascia trasportare come fosse volare oltre quell’orizzonte senza limite.
Luoghi
www.spazioraw.it 02 49436719
Orario: 15.30 – 19.00 dal lunedì al venerdì, sabato su appuntamento Ingresso libero