Phillip Allen "Deepdrippings"
A cura di: Stefano Castelli
Luca Tommasi è lieto di annunciare Deepdrippings, prima personale in Italia di Phillip Allen che si terrà negli spazi di via Cola Montano 40 a Milano. L'esposizione presenta una selezione di dipinti che rappresentano la più recente evoluzione nella poetica dell'artista.
Pur portando il linguaggio della pittura ai suoi limiti estremi, alterandone i presupposti di base per avvicinarlo al punto di rottura, lo stile di Phillip Allen rimane "costruttivo". Il dipinto sussiste nella sua materialità, diventando un vero e proprio oggetto, un quadro-scultura. Le convenzioni e le aspettative del visitatore, però, sono sistematicamente disattese: i rapporti tra cornice e dipinto si ridistribuiscono, l'idea di sfondo viene annullata dalla saturazione, margini e centro si confondono in una distribuzione "egualitaria" dello spazio. "Mi piace l'idea di dissolvere me stesso nel processo pittorico", dichiara Allen.
Nei lavori immediatamente precedenti, la distribuzione dei colori e delle forme suggeriva retropensieri figurativi: paesaggi, vegetazione, trattamento dell'immagine di derivazione paradossalmente postimpressionista... Nei dipinti qui presentati ciò si dissolve ancor più che in passato nell'autonomia del colore e del segno. Allen rinuncia all'utilizzo di un vero e proprio "motivo", i pattern diventano ancora più aleatori che in passato. La materia sembra autoriprodursi per invadere ogni spazio disponibile. In fondo, i dipinti di Allen funzionano simbolicamente come schermi: la linearità dell'immagine "trasmessa" è definitivamente interrotta e congelata. Ma proprio questa saturazione dà vita a un nuovo linguaggio immaginifico, tattile e sensoriale.
Un riferimento fondamentale per l'artista nell'elaborazione della sua poetica è in effetti il concetto di "spazio acustico" elaborato da Marshall McLuhan per descrivere il funzionamento dei mezzi di comunicazione di massa - non solo quelli che utilizzano l'audio ma anche quelli che ricorrono all'immagine e alla parola scritta. Nello "spazio acustico" tutti i sensi sono sollecitati contemporaneamente, senza consentire una fruizione analitica del messaggio.
La mostra resterà aperta con i seguenti orari: martedì - sabato ore 15 – 19 e su appuntamento. Per Info e materiale iconografico: luca@lucatommasi.it. Tel. 335 242433
Pur portando il linguaggio della pittura ai suoi limiti estremi, alterandone i presupposti di base per avvicinarlo al punto di rottura, lo stile di Phillip Allen rimane "costruttivo". Il dipinto sussiste nella sua materialità, diventando un vero e proprio oggetto, un quadro-scultura. Le convenzioni e le aspettative del visitatore, però, sono sistematicamente disattese: i rapporti tra cornice e dipinto si ridistribuiscono, l'idea di sfondo viene annullata dalla saturazione, margini e centro si confondono in una distribuzione "egualitaria" dello spazio. "Mi piace l'idea di dissolvere me stesso nel processo pittorico", dichiara Allen.
Nei lavori immediatamente precedenti, la distribuzione dei colori e delle forme suggeriva retropensieri figurativi: paesaggi, vegetazione, trattamento dell'immagine di derivazione paradossalmente postimpressionista... Nei dipinti qui presentati ciò si dissolve ancor più che in passato nell'autonomia del colore e del segno. Allen rinuncia all'utilizzo di un vero e proprio "motivo", i pattern diventano ancora più aleatori che in passato. La materia sembra autoriprodursi per invadere ogni spazio disponibile. In fondo, i dipinti di Allen funzionano simbolicamente come schermi: la linearità dell'immagine "trasmessa" è definitivamente interrotta e congelata. Ma proprio questa saturazione dà vita a un nuovo linguaggio immaginifico, tattile e sensoriale.
Un riferimento fondamentale per l'artista nell'elaborazione della sua poetica è in effetti il concetto di "spazio acustico" elaborato da Marshall McLuhan per descrivere il funzionamento dei mezzi di comunicazione di massa - non solo quelli che utilizzano l'audio ma anche quelli che ricorrono all'immagine e alla parola scritta. Nello "spazio acustico" tutti i sensi sono sollecitati contemporaneamente, senza consentire una fruizione analitica del messaggio.
La mostra resterà aperta con i seguenti orari: martedì - sabato ore 15 – 19 e su appuntamento. Per Info e materiale iconografico: luca@lucatommasi.it. Tel. 335 242433
Luoghi
http://www.lucatommasi.it 335 242433
(entrata anche da via Casati) - Orari mostra: dal martedì al sabato 12,00 / 19,00