Peter Schuyff "Silly Symphony"
A cura di: Testo di Ivan Quaroni

Dietro la sublime sprezzatura di Peter Schuyff, da cui traspare quella tipica commistione di distacco e spontaneità che caratterizza la sua variegata, quanto ibrida, indagine sui linguaggi astratti, emerge un discorso solido e coerente sulla funzione della superficie come luogo in cui si assommano i valori retinici e sensuali della sua pittura.
I nuovi lavori, che già nei titoli - da Dumbo a Tweedle Dee a Mickey Scream - rimandano ironicamente all’epoca aurea delle produzioni disneyane, rivelano il carattere ambiguo della grammatica pittorica di Peter Schuyff, sempre in procinto di sottrarsi a una facile decrittazione. Forse proprio in ragione del suo background eterogeneo, diviso tra formazione europea e fioritura americana, Schuyff riesce a dirottare nel recinto aniconico dei suoi pattern i grumi e le pulsioni di una mass culture che agisce sulla struttura della griglia geometrica, assieme alle sue tipiche deformazioni, come elemento catalitico e destrutturante.
Con questa ulteriore tappa della sua produzione, Schuyff dimostra ancora una volta di essere un’artista che sfugge a ogni facile classificazione, riuscendo a reinventare i termini di un vocabolario che dagli esordi Neo Geo ad oggi rimane tra i più riconoscibili nell’ambito della pittura astratta.
Luoghi
luca@lucatommasi.it http://www.lucatommasi.it 335 242433
(entrata anche da via Casati) - Orari mostra: dal martedì al sabato 12,00 / 19,00