Peter Nussbaum "Oltre lo spazio, nei territori dell'esistenza"
A cura di: Luciano Carini - Studio C
Alla Galleria d'Arte Contemporanea “STUDIO C” di Piacenza, in via Giovanni Campesio, 39 si inaugura sabato 1° maggio, alle ore 18, la mostra personale di Peter Nussbaum dal titolo “Oltre lo spazio, nei territori dell'esistenza”.Affermato artista austriaco ormai domiciliato nel vicino Monferrato, Peter Nussbaum è un nome importante del panorama artistico internazionale e vanta dunque un variegato e interessante curriculum critico-espositivo fatto di mostre, personali e collettive, tenute in tutta Italia, nelle principali capitali d'Europa e poi in Cina, Stati Uniti d'America, Argentina ecc.
Articolato e complesso anche il suo percorso artistico che, nel corso degli anni, si è sviluppato in una lunga e approfondita attività di ricerca all'interno di molteplici e diversificati mezzi espressivi che spaziano dalla grafica alla pittura e dall'assemblage alla scultura per giungere fino all'arte e all'architettura sacra concentrandosi sempre, con competenza e abilità tecnica, sulla natura mutevole della percezione, sui meccanismi della visione e sull'aspetto polisemico delle immagini.
Artista a tutto tondo, dunque, carico di vitalità ed energia e ancora oggi impegnato a creare e produrre in un vero e proprio vortice multidisciplinare dove i vari ambiti si fanno “vasi comunicanti” dialogando tra loro, dando vita ad un'unica, grande vena espressiva.
Osservando le sue opere si resta colpiti, innanzitutto, dal suo segno vivo e palpitante, dinamico e personale, e poi dal suo interesse per le forme, i numeri e la geometria, intesi come regola ed emozione, rigore e fantasia. Un rigore geometrico, quello di Peter Nussbaum, animato da tracciati e tessiture dove i vari poligoni (cubi, quadrati e cerchi), interagiscono con segni, rette e percorsi creando immagini e situazioni attive e dinamiche. Una visione pittorica che è, allo stesso tempo, analitica ed emozionale, progettuale e decostruttiva e quindi aperta sempre alle incursioni dell'imponderabile e dell'imprevedibile. Belli e sorprendenti, poi, i suoi colori: le loro gradazioni si rivelano lentamente passando dai toni morbidi e trattenuti ad improvvise accensioni e a luminose profondità, i segni si incontrano e si frammentano, tracciano ritmi e percorsi che rispecchiano il tempo e lo spazio dell'esistenza, le problematiche della vita, i segreti percorsi del destino. Ancora, nell'espressione di questo artista, è sempre possibile cogliere la rappresentazione e la ricerca di una perfetta armonia spaziale, intesa come ordine, equilibrio, insieme di forze sapientemente e misteriosamente pensate, mosse e dirette. In questo straodinario processo di invenzione e creatività Peter Nussbaum sogna una dimensione purificata dal rumore dell'attualità, liberata dalla complicata frenesia dei nostri giorni e immagina una dimensione spazio-temporale illimitata e sconfinata dove è bello perdersi e navigare. E qui ha inizio il suo percorso verso la luce, altro elemento fondamentale di tutta la sua espressione, qui inizia, per il nostro artista, un nuovo percorso di ricerca che, nell'intensità cromatica e nei risultati estetici, sembra rivolgersi non tanto e non solo allo spazio, all'esplorazione del cosmo e dei suoi infiniti spazi, ma ad altri luoghi e altre realtà. La sua visione, ora, è tutta concentrata e proiettata verso altre visioni ed altri universi e la sua pittura, intensa e sentita, viva e palpitante, supera la sfera del reale e del visibile per spingersi oltre la fisica visione e proiettarsi verso atmosfere magiche ed enigmatiche, metafisiche, quasi, perchè dominate da un senso di mistero e stupefatta meraviglia. Peter Nussbaum, con la sua materia e il suo gesto pittorico, attira lo sguardo dell’osservatore all’interno della sua costruzione visiva e dentro l’illusoria dimensione dello spazio-tempo, in una vera e propria vertigine prospettica che azzera la fisicità della tela e crea dimensioni di carattere virtuale e mentale. I suoi occhi e la sua mente si posano adesso su atmosfere leggere e pulite, su territori e confini senza tempo, vagano muti ed estasiati verso il divino e l'assoluto. Così dagli sfondi scuri si dipartono vere e proprie accensioni di bianco intenso e profondo, modulato e graduato che si espandono su tutta la superficie. Allora i suoi dipinti vengono avvolti da una luce intensa e persistente che proviene dalla materia stessa, si fanno simbolo di ricerca spirituale e di cammino verso la nostra interiorità. Luce come trascendenza, tensione verso l'ignoto e conquista degli eterni valori. E ancora porto negli occhi, a distanza di mesi, una sua scultura geometrica con originali inserti di schede elettroniche ricoperte di finissimo oro, magico e prezioso metallo, simbolo di unione tra l'umile natura umana e il sovrannaturale.
La rassegna, che sarà introdotta dal gallerista e critico d'arte Luciano Carini, chiuderà il 13 maggio.
Luoghi
0523716846 3488703060
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