Per Barclay "Stanze"
“Stanze” presenta una selezione di lavori di Per Barclay, frutto della collaborazione trentennale con la galleria Giorgio Persano.Il corpus di opere scelte per l’occasione è allestito dall’artista norvegese per creare un percorso visivo e di senso.
Barclay inserisce nello spazio le “casette”, identificate dapprima come luoghi fisici e riconoscibili per la loro forma abitativa, ma dalle quali poi riaffiorano ricordi condivisi, puri e imprevisti, possibili rifugi mentali: fredde strutture metalliche richiuse dal vetro, dove si alternano il pieno e il vuoto, suoni smorzati di acqua o di tamburi contenuti all’interno.
L’allestimento prevede anche i “gonfiabili”, enormi masse di tessuto hi-tech (usato per i paracaduti) che prendono forma grazie a spinte d’aria alternata, riempiendosi e sgonfiandosi come polmoni, in un respiro lento e continuo.
La mostra si apre e chiude con il memento mori “Fin de Siècle”, una riflessione contemporanea sul nostro passaggio nella storia. L’opera è composta da teschi in bronzo, montati su aste, e un trittico fotografico che rappresenta un cimitero militare della prima guerra mondiale: un dialogo tra sordi, muti e ciechi, una meditazione sulle centinaia di guerre che, in ogni parte del mondo, hanno caratterizzato il nostro tempo e sulle quali cala l’oblio dell’indifferenza.
Avvalendosi di un ampio ventaglio di mezzi espressivi, Barclay ricerca il dialogo tra lo spazio architettonico e quello interiore umano, dove ogni elemento fluisce nell’opera in un equilibrio psicologico costantemente calibrato sul filo dell’inquietudine.
Barclay inserisce nello spazio le “casette”, identificate dapprima come luoghi fisici e riconoscibili per la loro forma abitativa, ma dalle quali poi riaffiorano ricordi condivisi, puri e imprevisti, possibili rifugi mentali: fredde strutture metalliche richiuse dal vetro, dove si alternano il pieno e il vuoto, suoni smorzati di acqua o di tamburi contenuti all’interno.
L’allestimento prevede anche i “gonfiabili”, enormi masse di tessuto hi-tech (usato per i paracaduti) che prendono forma grazie a spinte d’aria alternata, riempiendosi e sgonfiandosi come polmoni, in un respiro lento e continuo.
La mostra si apre e chiude con il memento mori “Fin de Siècle”, una riflessione contemporanea sul nostro passaggio nella storia. L’opera è composta da teschi in bronzo, montati su aste, e un trittico fotografico che rappresenta un cimitero militare della prima guerra mondiale: un dialogo tra sordi, muti e ciechi, una meditazione sulle centinaia di guerre che, in ogni parte del mondo, hanno caratterizzato il nostro tempo e sulle quali cala l’oblio dell’indifferenza.
Avvalendosi di un ampio ventaglio di mezzi espressivi, Barclay ricerca il dialogo tra lo spazio architettonico e quello interiore umano, dove ogni elemento fluisce nell’opera in un equilibrio psicologico costantemente calibrato sul filo dell’inquietudine.
Luoghi
http://www.giorgiopersano.org 011 4378178
Orari: martedì-sabato 10.00-13.00 / 15.30-19.00 Ingresso libero