Patrizia Molinari "memoria della materia"
A cura di: Antonello Tolve e Stefania Zuliani

Partendo da una serie di chine e di tele realizzate tra il 1975 e il 1976 per giungere via via alle più articolare atmosfere pittoriche degli anni Ottanta e a tutta una serie di progetti – alcune Isole (1996), la Costellazione (1997), una serie di Sassi segreti (2002), il trittico Oltre lo specchio (2014) – in cui la luce regna sovrana, la mostra mira a restituire l’ampio spettro creativo di un’artista che assume la materia luminosa come sostanza primaria del pensiero. «Io penso che la luce sia innanzitutto un elemento concettuale che porta verso l’illuminazione e la conoscenza, per me diventa poi il traslato di una non corporeità che ricerco da sempre. Mi piacerebbe essere un’essenza luminosa, insieme mente e luce. Aspiro infatti a uno stato astratto che si rivela senza concetti mistici o religiosi. È semplicemente una voglia di spiritualità».
Nella muta complicità che Patrizia Molinari stabilisce liricamente con la materia luminosa, è possibile avvertire un’idea dell’arte in cui le cose sono astrazioni che si materializzano per delineare un sistema oggettuale dove ogni singolo corpo è da intendersi come un concetto, come un atto mentale, come un principio di attività dinamiche che nella loro plasticità conservano (palesano) sempre un movimento governato da matrici artificiali o naturali.
Nell’alternarsi di pigmenti cromatici, di vetro e cristallo e silicone, di specchi e fotografie, di ferro e fibre ottiche, di spazi argentati e di biancori che equivalgono a silenzi oltre i quali è possibile individuare un nostalgico sentimento del tempo, i lavori proposti dall’artista in questa sua antologica curata da Antonello Tolve e Stefania Zuliani, sono tutti legati a un pensiero che siede accanto alla luce, a una progettualità il cui volto scava tra gli arcani della memoria per tornare origini silenziose, a forme fetali o geografiche, atavicamente legate alla mente come materia e alla materia come memoria d’infinito.
Il Presidente della Fondazione
d.ssa Letizia Magaldi
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