Patrizia Bonanzinga: Forme della Natura
A cura di: Adriana Polveroni
Nell’ambito della decima edizione della Giornata del Contemporaneo - iniziativa promossa annualmente dall’AMACI (Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani) - l’AOCF58 inaugura sabato 11 ottobre 2014 ore 18.00 la mostra fotografica Forme della Natura .
A partire dal 2010, la natura diventa oggetto della ricerca fotografica di Patrizia Bonanzinga che oggi propone un concentrato del suo lavoro sotto il titolo Forme della Natura.
La questione della forma tra arte e natura è da sempre oggetto di riflessione. L’immersione nei boschi del nord dell’Europa, dove la fotografa ha avuto modo di vivere, le ha permesso di mettere a fuoco un’idea di natura che si mescola con quella dell’arte.
Bonanzinga costruisce immagini sia analogiche, usando i panoramici negativi della Hasselblad XPAN, che digitali, nel tentativo di raffigurare l’incanto della natura all’interno di un sistema duale, dove l’arte è essa stessa natura e dove, parallelamente, è la natura stessa a rivelarsi come forma d’arte.
Cercando di proporre una sintesi, Patrizia Bonanzinga presenta, oltre al lavoro analogico delle fotografie di Hallerbos, stampate su tela, un portfolio del suo lavoro digitale, nel quale la natura diviene l’oggetto di una manipolazione numerica. Qui lo scarto tra reale e verosimile (o, al contrario, tra irreale e verosimile) operato tramite la tecnica del montaggio, costantemente rilanciata dal suo perfezionamento, apre a un possibile superamento del dualismo che è al centro della sua riflessione.
A partire dal 2010, la natura diventa oggetto della ricerca fotografica di Patrizia Bonanzinga che oggi propone un concentrato del suo lavoro sotto il titolo Forme della Natura.
La questione della forma tra arte e natura è da sempre oggetto di riflessione. L’immersione nei boschi del nord dell’Europa, dove la fotografa ha avuto modo di vivere, le ha permesso di mettere a fuoco un’idea di natura che si mescola con quella dell’arte.
Bonanzinga costruisce immagini sia analogiche, usando i panoramici negativi della Hasselblad XPAN, che digitali, nel tentativo di raffigurare l’incanto della natura all’interno di un sistema duale, dove l’arte è essa stessa natura e dove, parallelamente, è la natura stessa a rivelarsi come forma d’arte.
Cercando di proporre una sintesi, Patrizia Bonanzinga presenta, oltre al lavoro analogico delle fotografie di Hallerbos, stampate su tela, un portfolio del suo lavoro digitale, nel quale la natura diviene l’oggetto di una manipolazione numerica. Qui lo scarto tra reale e verosimile (o, al contrario, tra irreale e verosimile) operato tramite la tecnica del montaggio, costantemente rilanciata dal suo perfezionamento, apre a un possibile superamento del dualismo che è al centro della sua riflessione.
Luoghi
http://www.aocf58.it 06/3610411 06/3200317
Orario: dal lunedì al venerdì ore 17.00 –19.30 (chiuso sabato e festivi)