23/11/2016  al 19/01/2017

Patrick Tuttofuoco. Pretty Good Privacy

A cura di: Nicola Ricciardi

Patrick Tuttofuoco. Pretty Good Privacy
Nei TED talks e nei TechCrunch, nei coffeeshop di Menlo Park come nei meetup di Berlino, non si parla volentieri del passato. Proprio come l’hardware vecchio viene regolarmente gettato e sostituito con il nuovo, per chi vive e lavora nell’universo tech il software della Storia chiede in maniera incessante di essere aggiornato. La tensione è in direzione di un futuro che è sempre e necessariamente migliore del presente. Un’accelerazione costante, ma anche un movimento illusorio, come quello di Achille nei confronti della tartaruga. Il passato non è infatti mai passato veramente, perché non fa in tempo a storicizzarsi: viene di continuo riassorbito e rielaborato dal presente; e anche il futuro non è mai futuro veramente, perché ci viene presentato come parte integrante del presente: il domani è oggi, si legge ovunque. Ne consegue, da un lato, che questioni definite di stringente attualità venticinque anni fa, come la tutela della privacy o la trasmissibilità dei dati, ci vengono presentate ancora oggi come inedite, come frontiere sconosciute; e dall’altro che, ogni volta che un promettente avvenire ci viene posto a portata di mano, in quel preciso istante ci vediamo negata la possibilità di afferrarlo, perché c’è sempre un altro scenario ancor più consigliabile solo qualche secondo o qualche centimetro più in là. Non c’è niente di fisico o tangibile in questo movimento in avanti, né tantomeno nella retorica che lo accompagna. L’insieme dei sistemi complessi, delle infrastrutture e delle reti sociali che hanno origine nella Silicon Valley, e che finiscono per definire la contemporaneità di buona parte del mondo occidentale, si colloca tra l’incudine di un passato in costante evaporazione e il martello di un futuro del tutto immateriale. Quel che si genera dall’incontro dei due è un presente evanescente come una nube di gas.
Ecco, è proprio lo stato gassoso di questa quotidianità il soggetto (anche se sarebbe più opportuno dire il paesaggio) del nuovo ciclo di sculture di Patrick Tuttofuoco, destinazione e sintesi di una ricerca iniziata quasi cinque anni fa a Milano, città natale dell’artista. Anche in questo caso però la dimensione storica, evocata dal medium e dal luogo della mostra, si miscela e si confonde con una prospettiva a tendere, rappresentata dal rinnovato contesto espositivo, la nuova galleria che rappresenterà l’artista proprio a partire da questa occasione. Nell’identità delle sue sculture così come nell’identità di questa mostra, la Storia non si presenta dunque come una realtà lineare in moto rettilineo, ma piuttosto come una nuvola spinta indistintamente avanti e indietro dal vento.

Luoghi

  • Federica Schiavo Gallery - Milano - Via Barozzi, 6 - 20122 Milano
             +39 0236706580
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