Patrick Hamilton "Ultramar Sur"
A cura di: Marcello Smarrelli - testo di Marco Scotini
Giovedì 26 ottobre alle ore 19 la Fondazione Pastificio Cerere e l'IILA-Organizzazione internazionale italo-latino americana presentano Ultramar Sur, la prima personale in Italia dell’artista cileno Patrick Hamilton, a cura di Marcello Smarrelli. La mostra sarà accompagnata da un testo di Marco Scotini e resterà aperta al pubblico fino al 30 novembre 2017.
L'intero progetto si presenta come un’indagine volta a svelare storie dimenticate del passato. Infatti, il titolo della mostra, Ultramar Sur, coincide con il nome dell’ultima operazione segreta del Terzo Reich, la fuga in sommergibile di più di 50 gerarchi nazisti verso l’America Latina in cerca di un territorio franco in cui rifugiarsi dopo la caduta di Berlino. Hamilton dedica idealmente questa ricerca al libro di Roberto Bolaño, "La letteratura nazista in America”, in cui lo scrittore cileno sostiene provocatoriamente che molti nazisti scelsero l’America Latina in quanto luogo ideale per mimetizzarsi ed essere tollerati, in un contesto culturale caratterizzato da una dimensione anticonformista ed eroica del vivere.
All'inizio del percorso espositivo, con U-Boot project l'artista racconta il viaggio dei sottomarini tedeschi attraverso una serie di fotografie d’archivio, coperte in parte da fogli dorati, e un video in cui l’immagine enigmatica del sommergibile affiora lentamente dalla superficie del mare per sprofondarvi nuovamente. Questo processo di svelamento e occultamento suggerisce situazioni taciute e nascoste e introduce al tema principale della mostra: una metafora della narrazione storica e della sua memoria, di ciò che emerge e ciò che viene dimenticato per poi ricomparire nel corso del tempo.
L'interesse dell'artista a questi avvenimenti si ispira ad alcune legende, diffuse in Cile ed Argentina, sul trasporto e l’occultamento dell’oro nazista nel sud del mondo. Per decenni, molti sono stati i cercatori di tesori che si sono messi sulle tracce di questo “bottino di guerra”, che fosse stato sotterrato lungo le coste della Patagonia, o affondato in mare o fuso nell’albero del motore di un trattore. Proprio quest’ultimo mito dà origine al Lanz Project, allestito nell’ultima sala: disegni e fotografie svelano il percorso dell’oro nazista verso il Cile Meridionale, dove sono arrivati migliaia di trattori marca LANZ destinati all’agricoltura, all’interno delle cui componenti meccaniche si presume sia stato nascosto l’oro. Sulle pareti, l’immagine della famosa “croce di ferro” dell’esercito tedesco, attraverso la ripetizione e la serializzazione, si trasforma in un modello decorativo apparentemente lontano dai temi trattati, producendo nello spettatore un senso di straniamento.
In questo indefinito sovrapporsi di memoria storica, contributi letterari e immaginario collettivo, Hamilton intende comprendere le origini del mito e offrire una ri-scrittura della storia attraverso disegni, fotografie, video e oggetti. Una ricerca che fa riferimento al passato ma guarda al presente nell’intento di dare forma sensibile ai modi palesi o sottili in cui il potere economico e sociale viene esercitato.
L'intero progetto si presenta come un’indagine volta a svelare storie dimenticate del passato. Infatti, il titolo della mostra, Ultramar Sur, coincide con il nome dell’ultima operazione segreta del Terzo Reich, la fuga in sommergibile di più di 50 gerarchi nazisti verso l’America Latina in cerca di un territorio franco in cui rifugiarsi dopo la caduta di Berlino. Hamilton dedica idealmente questa ricerca al libro di Roberto Bolaño, "La letteratura nazista in America”, in cui lo scrittore cileno sostiene provocatoriamente che molti nazisti scelsero l’America Latina in quanto luogo ideale per mimetizzarsi ed essere tollerati, in un contesto culturale caratterizzato da una dimensione anticonformista ed eroica del vivere.
All'inizio del percorso espositivo, con U-Boot project l'artista racconta il viaggio dei sottomarini tedeschi attraverso una serie di fotografie d’archivio, coperte in parte da fogli dorati, e un video in cui l’immagine enigmatica del sommergibile affiora lentamente dalla superficie del mare per sprofondarvi nuovamente. Questo processo di svelamento e occultamento suggerisce situazioni taciute e nascoste e introduce al tema principale della mostra: una metafora della narrazione storica e della sua memoria, di ciò che emerge e ciò che viene dimenticato per poi ricomparire nel corso del tempo.
L'interesse dell'artista a questi avvenimenti si ispira ad alcune legende, diffuse in Cile ed Argentina, sul trasporto e l’occultamento dell’oro nazista nel sud del mondo. Per decenni, molti sono stati i cercatori di tesori che si sono messi sulle tracce di questo “bottino di guerra”, che fosse stato sotterrato lungo le coste della Patagonia, o affondato in mare o fuso nell’albero del motore di un trattore. Proprio quest’ultimo mito dà origine al Lanz Project, allestito nell’ultima sala: disegni e fotografie svelano il percorso dell’oro nazista verso il Cile Meridionale, dove sono arrivati migliaia di trattori marca LANZ destinati all’agricoltura, all’interno delle cui componenti meccaniche si presume sia stato nascosto l’oro. Sulle pareti, l’immagine della famosa “croce di ferro” dell’esercito tedesco, attraverso la ripetizione e la serializzazione, si trasforma in un modello decorativo apparentemente lontano dai temi trattati, producendo nello spettatore un senso di straniamento.
In questo indefinito sovrapporsi di memoria storica, contributi letterari e immaginario collettivo, Hamilton intende comprendere le origini del mito e offrire una ri-scrittura della storia attraverso disegni, fotografie, video e oggetti. Una ricerca che fa riferimento al passato ma guarda al presente nell’intento di dare forma sensibile ai modi palesi o sottili in cui il potere economico e sociale viene esercitato.
Luoghi
www.pastificiocerere.it 06 45422960
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.00