Pasquale Nero Galante. Vièneme ‘nzuonno scètame
A cura di: Vittorio Beltrami, Andreas Romagnoli
Curva Pura inizia la sua programmazione del 2016 con la mostra dal titolo “Vièneme ‘nzuonno, scètame”, personale del pittore pugliese Pasquale Nero Galante, autore che ebbe già modo di onorare l’inaugurazione dell’omonimo spazio espositivo nel Giugno 2014.
Il nuovo ed inedito ciclo pittorico proposto è dedicato a quel luogo incredibile che è Napoli, attraverso il linguaggio del nudo femminile, essenziale, ma con le tinte fortemente riconoscibili di Nero Galante.
Scrive sul racconto tematico Tito Rovi:
“Napoli è una città ancora intatta nella sua immensa identità culturale, una città dove nemmeno la globalizzazione è riuscita a sovvertire la verità del luogo.
Napoli è come una donna immersa nel sonno di un sogno lucido e consapevole, che sebbene violata dall’arroganza dei tanti, conserva intatta la sua molle ed avvolgente sensualità.
Napoli è una canzone dai motivi che sembrano “andati”, persi nel tempo, ma che fanno invece parte di una storia dell’oggi, di una città che resiste, come una donna che vive.”
Il nudo, quindi, diviene allegoria di una città fatta di contrasti fortissimi e leggerissime velature, vedute ampissime e serratissime cavità, di un tessuto urbano che scende giù nelle tenebre per risalire nel mare di un golfo meraviglioso.
La mostra presenterà una selezioni di dipinti di estrema eleganza e suggestione, ove protagonista è la struggente femminile metafora di una città, Napoli, che non ha paura di mettersi a nudo.
Il nuovo ed inedito ciclo pittorico proposto è dedicato a quel luogo incredibile che è Napoli, attraverso il linguaggio del nudo femminile, essenziale, ma con le tinte fortemente riconoscibili di Nero Galante.
Scrive sul racconto tematico Tito Rovi:
“Napoli è una città ancora intatta nella sua immensa identità culturale, una città dove nemmeno la globalizzazione è riuscita a sovvertire la verità del luogo.
Napoli è come una donna immersa nel sonno di un sogno lucido e consapevole, che sebbene violata dall’arroganza dei tanti, conserva intatta la sua molle ed avvolgente sensualità.
Napoli è una canzone dai motivi che sembrano “andati”, persi nel tempo, ma che fanno invece parte di una storia dell’oggi, di una città che resiste, come una donna che vive.”
Il nudo, quindi, diviene allegoria di una città fatta di contrasti fortissimi e leggerissime velature, vedute ampissime e serratissime cavità, di un tessuto urbano che scende giù nelle tenebre per risalire nel mare di un golfo meraviglioso.
La mostra presenterà una selezioni di dipinti di estrema eleganza e suggestione, ove protagonista è la struggente femminile metafora di una città, Napoli, che non ha paura di mettersi a nudo.
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