Paolo Rossetto "Dynamic Metamorphosis"
A cura di: Luciano Carini
Alla Galleria d'Arte Contemporanea “STUDIO C” di via Giovanni Campesio 39 si inaugura sabato 9 aprile, alle ore 18, la mostra personale di Paolo Rossetto dal titolo “Dynamic Metamorphosis”. Nato a Bolzano, dove anche oggi vive e lavora, Paolo Rossetto vanta un variegato e interessante curriculum critico-espositivo fatto di mostre, personali e collettive, tenute in tutta Italia e in svariate capitali d'Europa. Tra queste una menzione particolare meritano senza dubbio le sue partecipazioni alla 58a Biennale Internazionale d'Arte di Venezia (Pad. Grenada) e alla quarta edizione della Triennale di Roma presso la Galleria del Cembalo di Palazzo Borghese. Seguendo l'istinto di libertà comune a molti artisti, abbandona ben presto gli studi di ragioneria per frequentare l'Istitudo d'Arte di Trento dove , nel 1990, si diploma “maestro d'Arte”. Da qui inizia dunque il suo percorso espressivo che, dopo un periodo “figurativo” caratterizzato soprattutto da paesaggi e nature morte, subisce una graduale e meditata metamorfosi sfociando in un linguaggio fortemente personale, libero e creativo, dominato da una interessante e sentita simbologia di gusto surreale. In questa nuova dimensione, fatta di fantasia e creatività, di sogno e riflessione, Paolo Rossetto trova stimoli e input nuovi, energie fresche e spontanee per dare corpo e voce a colori e materia che, nelle sue mani, acquistano valori e significati intensi, diventano simbolo e metafora dei nostri giorni, si fanno linguaggio estetico nuovo e contemporaneo. Arte intensa e sentita, quella dell'artista altoatesino, quasi un prolungamento della sua stessa vita, un bisogno autentico di esternare emozioni, sentimenti e stati d'animo per un'espressione tutta d'istinto, libera e creativa, al di fuori degli schemi accademici, quasi un atto liberatorio, un'esigenza intima di trasmettere messaggi e farsi veicolo di comunicazione. Pittura tutta incentrata sul rapporto uomo-natura e sulla grande simbologia dell'albero, come riferisce lo stesso artista: “attraverso la simbologia dell'albero cerco di rappresentare gli stati d'animo, le condizioni esistenziali ed i grandi temi della natura. Il mio è un lungo, accorato appello tra uomo e natura per cercare di capire le ragioni della vita”. Mai come oggi il rapporto tra uomo e natura è diventato un tema di assoluta centralità, tanto nei dibattiti scientifici, quanto in quelli estetico-artistici. Sempre più frequentemente, infatti, gli artisti, in linea con il sentire comune diffuso dell'epoca attuale, fondano la loro ricerca artistica sull'esplorazione della relazione uomo-natura. Un argomento, questo, che da sempre affascina antropologi, biologi, naturalisti e studiosi, interessati a comprendere questo strano, eppure imprescindibile legame, che molto spesso si tramuta anche in conflitto. Ma di assoluto interesse è senza dubbio il modo in cui lo affronta Paolo Rossetto, perchè nuovo e imprevedibile, creativo a fantastico, surreale, appunto, e proprio per questo aperto a soluzioni impossibili e inimmagginabili. Così le sue tavole sono popolate da donne affascinanti che sembrano emergere da tronchi contorti di antichi alberi o da ritratti femminili dai capelli lunghissimi formati da rami infiniti. Sono corpi diafani, sospesi in dimensioni irreali e intrisi di mistero dove gli arti o il busto cedono il passo ad una lenta e inesorabile metamorfosi, ad una imprevedibile e insospettata trasmutazione fino a diventare un tutt'uno con l'elemento naturale o vegetale che le circonda. Sono creature misteriose e irreali, eppure vive e concrete, Ninfe e Dee di questa nostra complessa contemporaneità, ma sono altresì percorse da una sensibilità inquieta, da un senso di profondo scoramento e delusione per dover vivere in una natura ferita, distrutta e fortemente compromessa dall'azione irresponsabile dell'uomo. Allora sembra che queste creature trovino nel loro trasformarsi e modificarsi la sola ed unica via d'uscita da una situazione diventata ormai impossibile. In queste opere il tempo sembra essersi fermato: passato, presente e futuro, mitologia e modernità, uomo e natura convivono insieme, immersi in una dimensione irreale e scardinata dalla logica del tempo e dello spazio, eppure straordinariamente affascinante, magica e coinvolgente.Interessanti anche le tecniche pittoriche adottate dall'artista che vanno dalle tempere agli oli, dagli acrilici ai pigmenti in polvere per giungere fino alla pittura a schiuma
Espressione intensa e sentita, questa di Paolo Rossetto, fatta di forza espressiva e di straordinario gusto cromatico, ma anche di ricercata eleganza formale e di poetica leggerezza. Così le sue opere, riescono a portare l'osservatore verso una dimensione ideale e ponderata dove, in perfetta armonia, lo spazio fisico si unisce a quello mentale, la realtà al sogno, il libero pensiero alla riflessione e al mistero esistenziale.
La rassegna, che chiuderà il 21 aprile, sarà illustrata dal gallerista e critico d'arte Luciano Carini.
ORARI: feriali e festivi dalle 16,30 alle 19,30
Lunedì, giorno di chiusura
Luoghi
0523716846 3488703060
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