Paolo Mayol. Altrove
A cura di: Claudio Strinati
Dal 14 dicembre 2014 all'11 gennaio 2015 la Sala Santa Rita ospita la mostra ALTROVE con le suggestive sculture di Paolo Mayol.
La mostra, a cura di Claudio Strinati, raccoglie una selezione di opere di Mayol che, ispirata alla ex chiesa di Santa Rita, ne conserva l'afflato sacro, conferendo alle tematiche proposte un movente e rivelandone i contorni, portandole Altrove, dove è sacro ciò che appartiene all'Uomo.
Le opere richiamano l'idea che attribuisce ali alle figure spirituali. Alcune figure sono cariche di simbologie oniriche.
Altrove è "dove" e, insieme, è "come" la ricerca interiore si concretizza.
È ciò che si può esprimere con la danza, con la poesia, con la musica, con le arti visive, per dare apparenza e materia ai percorsi delle emozioni.
La scultura di Mayol è pervasa di ricordi, visioni, desideri, che hanno radici nelle passioni universali e, nell'interpretazione dell'artista, assumono sembianze simboliche, emblematiche.
Hanno ali come il sogno, sono antiche e anticipatrici come la fantasia, si materializzano nell'irrazionale, per raggiungere l'anima, per toccare l'intoccabile, per andare oltre.
Spesso, però, chi ha ali trova gabbie: per non permettergli di andare via libero, per averne il controllo, per dominarne quelle virtù che l'aguzzino geloso non possiede.
Le sensazioni vitali di libertà, di respiro, di emozioni che dovrebbero essere di ciascuno e di tutti, trovano adito, allora, nella creatività, per rifugiarsi altrove.
La mostra, a cura di Claudio Strinati, raccoglie una selezione di opere di Mayol che, ispirata alla ex chiesa di Santa Rita, ne conserva l'afflato sacro, conferendo alle tematiche proposte un movente e rivelandone i contorni, portandole Altrove, dove è sacro ciò che appartiene all'Uomo.
Le opere richiamano l'idea che attribuisce ali alle figure spirituali. Alcune figure sono cariche di simbologie oniriche.
Altrove è "dove" e, insieme, è "come" la ricerca interiore si concretizza.
È ciò che si può esprimere con la danza, con la poesia, con la musica, con le arti visive, per dare apparenza e materia ai percorsi delle emozioni.
La scultura di Mayol è pervasa di ricordi, visioni, desideri, che hanno radici nelle passioni universali e, nell'interpretazione dell'artista, assumono sembianze simboliche, emblematiche.
Hanno ali come il sogno, sono antiche e anticipatrici come la fantasia, si materializzano nell'irrazionale, per raggiungere l'anima, per toccare l'intoccabile, per andare oltre.
Spesso, però, chi ha ali trova gabbie: per non permettergli di andare via libero, per averne il controllo, per dominarne quelle virtù che l'aguzzino geloso non possiede.
Le sensazioni vitali di libertà, di respiro, di emozioni che dovrebbero essere di ciascuno e di tutti, trovano adito, allora, nella creatività, per rifugiarsi altrove.
Luoghi
http://www.salasantarita.culturaroma.it 060608 0667105568
Orario di apertura: Mar-Sab ore 11.00-19.00; chiuso domenica e lunedì; chiuso il 29 giugno