Paolo Damiani. Interni e Ritratti
A cura di: Agnès Martin
Il giorno 8 novembre 2016 alle ore 17.00 si inagura presso gli spazi del St Stephen's Cultural Center Foundation di Roma la mostra “Interni e Ritratti” di Paolo Damiani, a cura di Agnès Martin.
Paolo Damiani presenta due cicli di lavori: Interni e Ritratti. La serie Interni comprende quadri e disegni di grandi e medie dimensioni che hanno come tema gli studi (Atelier) di famosi pittori, da Cezanne a Bacon, da Giacometti a Lucien Freud. L’intento di Damiani è quello di poter entrare nell’intimità dei grandi: gli studi diventano Stanze dell’immaginazione, dove fra tubetti di colore, cartacce e pennelli, raccontano e ritraggono un momento della creazione di un’opera.
Con il secondo ciclo Damiani ha analizzato e rielaborato quadri dei grandi pittori del Cinquecento, Seicento e Settecento. Pur mantenendo una classicità di fondo, ha voluto renderli moderni, contemporanei, ricordandoci che la pittura dei grandi protagonisti della storia dell’arte è senza tempo, eterna.
“Mi sono avvicinato all’arte per curiosità: provengo da una famiglia di pittori e ho sempre sentito l’odore dei colori, degli olii. Per me non è una forma d’arte morta, come dicono tanti artisti contemporanei. Anzi, è una sfida: se si può ancora dire qualcosa, io la dico così, perché ancora ci si può meravigliare davanti a un quadro. La pittura rimane nel tempo, non ha una collocazione temporale. Per me è una ricerca della classicità, rivisitata in qualche modo, ma sempre riallacciata al classico.”
Ecco perché, continua Damiani, i soggetti sono semplici pretesti: “Non sono interessato ad un soggetto specifico: nei miei quadri non c’è mai un racconto, ma un impatto visivo. Per questo non amo mettere i titoli ai quadri: forma e contenuto sono sullo stesso livello.”
In questo modo si esprime totale libertà di interpretare le tele ed emozionarsi di fronte ad esse: un inno alla soggettività, sia per il pittore che per l’osservatore: a Damiani non interessa il soggetto del quadro, che può variare a secondo della tematica scelta, quanto l’impronta precisa della sua tecnica, la tecnica che spazia dall’olio alla tempera all’acrilico, dalla sovrapposizione di materiali più variegati, dal collage alla cera, dal legno alla sabbia.
Paolo Damiani presenta due cicli di lavori: Interni e Ritratti. La serie Interni comprende quadri e disegni di grandi e medie dimensioni che hanno come tema gli studi (Atelier) di famosi pittori, da Cezanne a Bacon, da Giacometti a Lucien Freud. L’intento di Damiani è quello di poter entrare nell’intimità dei grandi: gli studi diventano Stanze dell’immaginazione, dove fra tubetti di colore, cartacce e pennelli, raccontano e ritraggono un momento della creazione di un’opera.
Con il secondo ciclo Damiani ha analizzato e rielaborato quadri dei grandi pittori del Cinquecento, Seicento e Settecento. Pur mantenendo una classicità di fondo, ha voluto renderli moderni, contemporanei, ricordandoci che la pittura dei grandi protagonisti della storia dell’arte è senza tempo, eterna.
“Mi sono avvicinato all’arte per curiosità: provengo da una famiglia di pittori e ho sempre sentito l’odore dei colori, degli olii. Per me non è una forma d’arte morta, come dicono tanti artisti contemporanei. Anzi, è una sfida: se si può ancora dire qualcosa, io la dico così, perché ancora ci si può meravigliare davanti a un quadro. La pittura rimane nel tempo, non ha una collocazione temporale. Per me è una ricerca della classicità, rivisitata in qualche modo, ma sempre riallacciata al classico.”
Ecco perché, continua Damiani, i soggetti sono semplici pretesti: “Non sono interessato ad un soggetto specifico: nei miei quadri non c’è mai un racconto, ma un impatto visivo. Per questo non amo mettere i titoli ai quadri: forma e contenuto sono sullo stesso livello.”
In questo modo si esprime totale libertà di interpretare le tele ed emozionarsi di fronte ad esse: un inno alla soggettività, sia per il pittore che per l’osservatore: a Damiani non interessa il soggetto del quadro, che può variare a secondo della tematica scelta, quanto l’impronta precisa della sua tecnica, la tecnica che spazia dall’olio alla tempera all’acrilico, dalla sovrapposizione di materiali più variegati, dal collage alla cera, dal legno alla sabbia.
Luoghi
http://www.culturalcenter.ststephens-rome.com 06 5750605