Ornella Tondini "L’Isola Calvaria"
La mostra "L’Isola Calvaria" presenterà dal 3 al 26 novembre a Montalcino presso le sale espositive dell’OCRA-Officina Creativa dell'Abitare sessanta fotografie in bianco e nero realizzate nell’isola di Filicudi da Ornella Tondini.
In occasione dei Venerdì OCRA di Montalcino, Scuola Permanente dell’Abitare, con il patrocinio del Comune di Montalcino, inaugura L’ISOLA CALVARIA, una serie di immagini in parte di grande formato (100X150cm) realizzati da Ornella Tondini nei primi anni 80. Ci sono i ritratti di quasi tutti gli abitanti di Filicudi, una delle sette isole Eolie al largo della Sicilia: nove chilometri quadrati, al tempo circa duecento residenti. Erano ancora tremila nel 1940, dopo la guerra emigrarono quasi tutti in America e in Australia.
“Ho vissuto a Filicudi da un’estate all’inverno dell'anno successivo. Dopo averli amati tutti all’inizio di un generico ingenuo amore, ho preso poi una distanza da quasi tutti, per provare alla fine un sentimento placato e per tutti diverso. Ho trovato cioè “les autres chez les autres” come dice l’etnologo Marc Augé, “l’autre psycologique dans l’autre culturel.” Li ho fotografati in posa con cavalletto, come meglio preferissero presentarsi. Il mio non era uno sguardo verso i poveri, i diseredati, gli isolani in quanto tali. La mia Filicudi non è un Mondo dei Vinti, come a prima vista potrebbe sembrare. Lo confermano la citazione di Borges, i testi che accompagnano la mostra con le Storie che hanno raccontato, e che sono potenti, misteriose, ambigue, oltraggiose, ma soprattutto i loro sguardi che affrontano il nostro sempre con straordinaria fierezza. Non provinciali, né proletari, ma eccentrici, i Filicudari erano e sono indifferenti alle proposte dei sociologi e dei politici; si prova con loro lo stesso sentimento che in villaggi dell’Africa e dell’Asia di trovarsi di fronte a chi è fuori dal tempo, ma ne conosce le tirannie e i segreti meglio di noi. Questa familiarità con il destino – con la sentenza, con l’apologo – viene dall’accettare di assumerlo fino in fondo. Sono tutti dei protagonisti.
Ornella Tondini Storica d’arte, allieva di Giulio Carlo Argan, ha lavorato alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. In seguito fotoreporter in vari paesi del mondo, è stata poi redattore de L’Autre Journal a Parigi. Ha pubblicato «Pour le Tchad» Ed. Le Sycomore, Paris, «Fur den Tschad» Verlag Koln78, e «Toscane, Le Balcon de la Vie» ed.Autrement, Paris. Attualmente vive e produce vino a Montalcino con il marito Lionel Cousin.
In occasione dei Venerdì OCRA di Montalcino, Scuola Permanente dell’Abitare, con il patrocinio del Comune di Montalcino, inaugura L’ISOLA CALVARIA, una serie di immagini in parte di grande formato (100X150cm) realizzati da Ornella Tondini nei primi anni 80. Ci sono i ritratti di quasi tutti gli abitanti di Filicudi, una delle sette isole Eolie al largo della Sicilia: nove chilometri quadrati, al tempo circa duecento residenti. Erano ancora tremila nel 1940, dopo la guerra emigrarono quasi tutti in America e in Australia.
“Ho vissuto a Filicudi da un’estate all’inverno dell'anno successivo. Dopo averli amati tutti all’inizio di un generico ingenuo amore, ho preso poi una distanza da quasi tutti, per provare alla fine un sentimento placato e per tutti diverso. Ho trovato cioè “les autres chez les autres” come dice l’etnologo Marc Augé, “l’autre psycologique dans l’autre culturel.” Li ho fotografati in posa con cavalletto, come meglio preferissero presentarsi. Il mio non era uno sguardo verso i poveri, i diseredati, gli isolani in quanto tali. La mia Filicudi non è un Mondo dei Vinti, come a prima vista potrebbe sembrare. Lo confermano la citazione di Borges, i testi che accompagnano la mostra con le Storie che hanno raccontato, e che sono potenti, misteriose, ambigue, oltraggiose, ma soprattutto i loro sguardi che affrontano il nostro sempre con straordinaria fierezza. Non provinciali, né proletari, ma eccentrici, i Filicudari erano e sono indifferenti alle proposte dei sociologi e dei politici; si prova con loro lo stesso sentimento che in villaggi dell’Africa e dell’Asia di trovarsi di fronte a chi è fuori dal tempo, ma ne conosce le tirannie e i segreti meglio di noi. Questa familiarità con il destino – con la sentenza, con l’apologo – viene dall’accettare di assumerlo fino in fondo. Sono tutti dei protagonisti.
Ornella Tondini Storica d’arte, allieva di Giulio Carlo Argan, ha lavorato alla Galleria d’Arte Moderna di Roma. In seguito fotoreporter in vari paesi del mondo, è stata poi redattore de L’Autre Journal a Parigi. Ha pubblicato «Pour le Tchad» Ed. Le Sycomore, Paris, «Fur den Tschad» Verlag Koln78, e «Toscane, Le Balcon de la Vie» ed.Autrement, Paris. Attualmente vive e produce vino a Montalcino con il marito Lionel Cousin.
Luoghi
www.scuolapermanenteabitare.org tel. +39 0577 847065