Ordine e disordine. Astrazione e figurazione nell'arte del Novecento
La Galleria d’Arte 2000 & NOVECENTO di Reggio Emilia (Via Emilia San Pietro 21) presenta, dal 19 febbraio al 19 aprile 2015, “Ordine e disordine. Astrazione e figurazione nell'arte del Novecento”, esposizione collettiva con opere realizzate da alcuni protagonisti della scena artistica italiana, dagli anni ’40 ad oggi.
Il titolo dell’esposizione, “Ordine e disordine”, fa riferimento all’omonima serie di Alighiero Boetti, uno dei principali rappresentati dell’Arte Povera che nel 1972 decise di inserire una “e” fra il nome e il cognome, evidenziando così il dualismo della sua identità.
Un titolo che rimanda anche ad un interessante saggio di Luciano De Crescenzo (“Ordine e disordine”, 1996) in cui lo scrittore, parlando d’arte, pone l’ordine a metà strada tra il realismo ingenuo e l’astrattismo più sofisticato, il disordine sulle ali piuttosto che al centro.
In mostra, oltre a tre carte di Alighiero Boetti, un dipinto di Bruno Cassinari (“Senza Titolo”, 1958) ed Ennio Morlotti (“Senza Titolo”, 1967) - uniti nel “Fronte Nuovo delle Arti” -, le liriche astrazioni di Enrico Della Torre (“Attenzione”, 1980 e “Senza tempo”, 1986) e le composizioni ritmiche e modulari di Luciano Bartolini.
Completano il percorso espositivo, opere di: Capogrossi, Galliani, Gastini, Griffa, Ghirri, Manfredi, Mattioli, Migliori, Morandi, Savelli, Schifano e Valentini, nonché un'incisione ad acquaforte e puntasecca di Antonio Ligabue del 1940 circa.
Ordine e disordine. Astrazione e figurazione nell'arte del Novecento.
Opere di Luciano Bartolini, Alighiero Boetti, Giuseppe Capogrossi, Bruno Cassinari, Enrico Della Torre, Omar Galliani, Marco Gastini, Giorgio Griffa, Luigi Ghirri, Antonio Ligabue, Alberto Manfredi, Carlo Mattioli, Nino Migliori, Giorgio Morandi, Ennio Morlotti, Angelo Savelli, Mario Schifano, Walter Valentini.
Il titolo dell’esposizione, “Ordine e disordine”, fa riferimento all’omonima serie di Alighiero Boetti, uno dei principali rappresentati dell’Arte Povera che nel 1972 decise di inserire una “e” fra il nome e il cognome, evidenziando così il dualismo della sua identità.
Un titolo che rimanda anche ad un interessante saggio di Luciano De Crescenzo (“Ordine e disordine”, 1996) in cui lo scrittore, parlando d’arte, pone l’ordine a metà strada tra il realismo ingenuo e l’astrattismo più sofisticato, il disordine sulle ali piuttosto che al centro.
In mostra, oltre a tre carte di Alighiero Boetti, un dipinto di Bruno Cassinari (“Senza Titolo”, 1958) ed Ennio Morlotti (“Senza Titolo”, 1967) - uniti nel “Fronte Nuovo delle Arti” -, le liriche astrazioni di Enrico Della Torre (“Attenzione”, 1980 e “Senza tempo”, 1986) e le composizioni ritmiche e modulari di Luciano Bartolini.
Completano il percorso espositivo, opere di: Capogrossi, Galliani, Gastini, Griffa, Ghirri, Manfredi, Mattioli, Migliori, Morandi, Savelli, Schifano e Valentini, nonché un'incisione ad acquaforte e puntasecca di Antonio Ligabue del 1940 circa.
Ordine e disordine. Astrazione e figurazione nell'arte del Novecento.
Opere di Luciano Bartolini, Alighiero Boetti, Giuseppe Capogrossi, Bruno Cassinari, Enrico Della Torre, Omar Galliani, Marco Gastini, Giorgio Griffa, Luigi Ghirri, Antonio Ligabue, Alberto Manfredi, Carlo Mattioli, Nino Migliori, Giorgio Morandi, Ennio Morlotti, Angelo Savelli, Mario Schifano, Walter Valentini.
Luoghi
www.duemilanovecento.it 0522 580143 333 9656593 0522 496582
Orari Galleria: 10–12,30 | 16-19,30 (chiuso la mattina giovedì – Aperto domenica e festivi)