Norma Picciotto "Qohelet"
“C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, c’è un tempo per piantare e un tempo per sradicare, c’è un tempo per piangere e un tempo per ridere”. (Qohelet)
La poetica di Re Salomone (III secolo a.e.v), continua a incantare l’autrice di questa mostra che presenta 10 opere fotografiche - elaborate e fuse su livelli multipli- che si ispirano al “Qohelet”, a completamento e proseguimento della mostra “Cantico dei Cantici” esposta alla Biblioteca Storica Nazionale di Torino.
In questa opera senile di Re Salomone, viene esposto un contraddittorio tra il bene e il male.
La riflessione ruota intorno a due interrogativi: a cosa serve fare il bene e a cosa serve fare il male se la conclusione della vita è uguale per tutti e allora tutto sembra vano.
Re Salomone riflette sull’esistenza umana fragile e caduca, dominata dalla casualità e dalla transitorietà: “Fumo dei fumi, tutto non è che fumo” è la risposta al tormentoso interrogarsi sul senso delle cose terrene perché al pari dell’uomo si dileguano.
Nella foto “Nessun uomo è padrone del suo soffio vitale tanto da trattenerlo”
Delle persone camminano ignare su dei gusci rotti di uova; infatti la rotondità e la continuità della vita possono essere spezzati da minacce incombenti e incontrollabili.
Nella foto “Quello che accade è già stato, quello che sarà già è avvenuto”
Dal mare spuntano dei faraglioni affiancati da arancini di riso e un’antica testa siciliana contornata da cannoli e altri dolci; infatti gli oggetti antichi e le rocce hanno lo stesso grado di precarietà del cibo che è deperibili in pochi giorni.
Nella foto “Il vento va verso sud e piega verso nord. Gira e va sui suoi giri, ritorna il vento”
Un bambino guarda da un fantomatico balcone il vento e l’acqua che girano lungo il loro percorso.
La poetica di Re Salomone (III secolo a.e.v), continua a incantare l’autrice di questa mostra che presenta 10 opere fotografiche - elaborate e fuse su livelli multipli- che si ispirano al “Qohelet”, a completamento e proseguimento della mostra “Cantico dei Cantici” esposta alla Biblioteca Storica Nazionale di Torino.
In questa opera senile di Re Salomone, viene esposto un contraddittorio tra il bene e il male.
La riflessione ruota intorno a due interrogativi: a cosa serve fare il bene e a cosa serve fare il male se la conclusione della vita è uguale per tutti e allora tutto sembra vano.
Re Salomone riflette sull’esistenza umana fragile e caduca, dominata dalla casualità e dalla transitorietà: “Fumo dei fumi, tutto non è che fumo” è la risposta al tormentoso interrogarsi sul senso delle cose terrene perché al pari dell’uomo si dileguano.
Nella foto “Nessun uomo è padrone del suo soffio vitale tanto da trattenerlo”
Delle persone camminano ignare su dei gusci rotti di uova; infatti la rotondità e la continuità della vita possono essere spezzati da minacce incombenti e incontrollabili.
Nella foto “Quello che accade è già stato, quello che sarà già è avvenuto”
Dal mare spuntano dei faraglioni affiancati da arancini di riso e un’antica testa siciliana contornata da cannoli e altri dolci; infatti gli oggetti antichi e le rocce hanno lo stesso grado di precarietà del cibo che è deperibili in pochi giorni.
Nella foto “Il vento va verso sud e piega verso nord. Gira e va sui suoi giri, ritorna il vento”
Un bambino guarda da un fantomatico balcone il vento e l’acqua che girano lungo il loro percorso.
Luoghi
http://www.pisacanearte.it 0239521644