Nadia Nava. A Room of One’s Own
A cura di: Francesca Cattoi
IL GABBIANO arte contemporanea presenta come seconda mostra dell’anno A Room of One’s Own, personale di Nadia Nava.
Nata ad Arese (MI) 1948, vive e lavora a Milano. Dopo gli studi in filosofia presso l’Università Statale di Milano e quelli artistici a Brera, compie numerosi viaggi e soggiorni-studio all’estero. Inizia l’attività artistica nel 1980.
Nei lavori più recenti realizza installazioni che diventano racconti descrittivi di vari temi; ad esempio il teatro o il tema letterario, protagonista della mostra A Room of One’s Own. I lavori sono “sculture bidimensionali”, in ardesia o in legno, supporti ritagliati e ricoperti con un sottile strato di cellulosa sul quale disegna con pastelli, giocando ironicamente sul contrasto tra realtà e apparenza.
Da anni è inoltre impegnata in un percorso di sperimentazione e studio sulla decorazione dei tessuti. Collabora, in qualità di textile designer, con importanti stilisti, tra i quali Romeo Gigli, Prada, John Galliano, Stephan Janson, Jil Sander, Joseph Altuzarra, Donna Karan, Louis Vuitton.
Francesca Cattoi in catalogo: Nadia Nava, artista milanese, ha studiato per anni l’opera di Virginia Woolf. Ha imparato ad amare questa scrittrice che nella fragilità nervosa del suo essere è riuscita ad analizzare e descrivere il flusso di pensieri che permea costantemente la nostra vita e dentro il quale si formano le idee, le storie, i gesti, che si cristallizzano in un romanzo, in un quadro, in una scena cinematografica o teatrale. […] L’interesse dell’artista è rivolto al dialogo continuo tra i vari elementi, dove l’iperrealismo non è perseguito in sé, ma solo in funzione del racconto, cosicché l’occhio dell’osservatore è intrigato sia dalla sapienza della riproduzione realistica dell’oggetto, sia dalla preziosità della manualità e gestualità della stesura del segno sulla carta.
Sabato 20 febbraio prossimo alle ore 18.30 sarà presentato il catalogo, edito dal Circolo Culturale IL GABBIANO, con testo di Francesca Cattoi e progetto grafico di Marta Manini.
Nata ad Arese (MI) 1948, vive e lavora a Milano. Dopo gli studi in filosofia presso l’Università Statale di Milano e quelli artistici a Brera, compie numerosi viaggi e soggiorni-studio all’estero. Inizia l’attività artistica nel 1980.
Nei lavori più recenti realizza installazioni che diventano racconti descrittivi di vari temi; ad esempio il teatro o il tema letterario, protagonista della mostra A Room of One’s Own. I lavori sono “sculture bidimensionali”, in ardesia o in legno, supporti ritagliati e ricoperti con un sottile strato di cellulosa sul quale disegna con pastelli, giocando ironicamente sul contrasto tra realtà e apparenza.
Da anni è inoltre impegnata in un percorso di sperimentazione e studio sulla decorazione dei tessuti. Collabora, in qualità di textile designer, con importanti stilisti, tra i quali Romeo Gigli, Prada, John Galliano, Stephan Janson, Jil Sander, Joseph Altuzarra, Donna Karan, Louis Vuitton.
Francesca Cattoi in catalogo: Nadia Nava, artista milanese, ha studiato per anni l’opera di Virginia Woolf. Ha imparato ad amare questa scrittrice che nella fragilità nervosa del suo essere è riuscita ad analizzare e descrivere il flusso di pensieri che permea costantemente la nostra vita e dentro il quale si formano le idee, le storie, i gesti, che si cristallizzano in un romanzo, in un quadro, in una scena cinematografica o teatrale. […] L’interesse dell’artista è rivolto al dialogo continuo tra i vari elementi, dove l’iperrealismo non è perseguito in sé, ma solo in funzione del racconto, cosicché l’occhio dell’osservatore è intrigato sia dalla sapienza della riproduzione realistica dell’oggetto, sia dalla preziosità della manualità e gestualità della stesura del segno sulla carta.
Sabato 20 febbraio prossimo alle ore 18.30 sarà presentato il catalogo, edito dal Circolo Culturale IL GABBIANO, con testo di Francesca Cattoi e progetto grafico di Marta Manini.
Luoghi
0187733000 3338299027
orario martedì – sabato 17.00–20.00 | domenica, lunedì e festivi chiuso ingresso libero | Accessibile autonomamente ai disabili