Monika Grycko, “Mixentail”
A cura di: Francesca Baboni e Stefano Taddei.
In occasione della Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI, si inaugura presso la Galleria d'Arte Contemporanea Il Pomo da DaMo | Contemporary Art una personale di Monika Grycko, “Mixentail” a cura di Francesca Baboni e Stefano Taddei.
Il titolo del progetto è un neologismo coniato dall'artista che fa riferimento ad una serie fotografica omonima presente in mostra e rimanda al concetto di misto (mix) e di coda (tail) intesa come eredità che ognuno porta dietro sé. L'artista focalizza difatti la sua ricerca sull'ambiguità che caratterizza la nostra natura umana, sempre in bilico tra paura ed aggressività. Proprio sull'idea di chiusura, nascondimento e paura fa riferimento anche l'installazione U-Boot che si affianca al lavoro fotografico. Il progetto installativo, che comprende pittura, video e scultura, riproduce un mondo post apocalittico e non troppo virtuale, in cui rimandi a sottomarini tedeschi utilizzati durante la seconda guerra mondiale (gli U - Boot appunto) e ad umanoidi in fase di transizione diventano metafora di una fragilità umana propria della nostra società occidentale, rimasta schiacciata da un sistema costruito per proteggersi che le si ritorce contro andando a minacciare la sua stessa sopravvivenza. Un percorso dunque complesso e articolato che attraverso la modalità installativa ricrea un'ambientazione suggestiva e oltremodo intrigante per chi osserva.
Il titolo del progetto è un neologismo coniato dall'artista che fa riferimento ad una serie fotografica omonima presente in mostra e rimanda al concetto di misto (mix) e di coda (tail) intesa come eredità che ognuno porta dietro sé. L'artista focalizza difatti la sua ricerca sull'ambiguità che caratterizza la nostra natura umana, sempre in bilico tra paura ed aggressività. Proprio sull'idea di chiusura, nascondimento e paura fa riferimento anche l'installazione U-Boot che si affianca al lavoro fotografico. Il progetto installativo, che comprende pittura, video e scultura, riproduce un mondo post apocalittico e non troppo virtuale, in cui rimandi a sottomarini tedeschi utilizzati durante la seconda guerra mondiale (gli U - Boot appunto) e ad umanoidi in fase di transizione diventano metafora di una fragilità umana propria della nostra società occidentale, rimasta schiacciata da un sistema costruito per proteggersi che le si ritorce contro andando a minacciare la sua stessa sopravvivenza. Un percorso dunque complesso e articolato che attraverso la modalità installativa ricrea un'ambientazione suggestiva e oltremodo intrigante per chi osserva.
Luoghi
www.ilpomodadamo.it +39 333 4531786
orari : mercoledì - venerdì - sabato ore 17/19