Mimmo Rotella. Decostruzioni Urbane
A cura di: Adriano Conte, Marcello Conte
Inaugura alla galleria Il Castello Modern and Contemporary Art la mostra Decostruzioni Urbane con 20 opere di Mimmo Rotella, alcune mai esposte al pubblico, facenti parte della collezione privata di Adriano Conte e Marcello Conte, proprietari della galleria e curatori dell’esposizione, con la direzione creativa di Elisa Ajelli.
Il percorso espositivo propone ai visitatori opere realizzate in un arco di tempo che va dalla fine degli anni ’40 alla fine degli anni ’80. Il punto di partenza è caratterizzato da alcuni disegni su carta elaborati negli anni della formazione, durante i quali Rotella emerse per la spiccata vena sperimentale e per le composizioni geometriche e astratte.
La mostra prosegue con alcune opere clou che rappresentano i momenti di trasformazione in cui l’artista identifica ed esprime ogni volta un nuovo linguaggio: retro-affiche, “pre-sintesi dei processi simultanei di esplosione dei linguaggi visivi e sonori” (Pierre Restany), effaçage, decollage e sovrapitture.
Il periodo artistico esplorato nell’esposizione si conclude con le lamiere, punto di arrivo in termini di sperimentazione, ma punto di partenza verso un rinnovato rapporto con il contesto urbano e metropolitano decostruito e dialettico, sempre in un’ottica in cui l’arte, come sostiene l’autore nei suoi scritti, “è libera, euforica, piena d’ironia, né volgare né popolare e mira soprattutto alla creazione di un linguaggio inedito”.
Il percorso espositivo propone ai visitatori opere realizzate in un arco di tempo che va dalla fine degli anni ’40 alla fine degli anni ’80. Il punto di partenza è caratterizzato da alcuni disegni su carta elaborati negli anni della formazione, durante i quali Rotella emerse per la spiccata vena sperimentale e per le composizioni geometriche e astratte.
La mostra prosegue con alcune opere clou che rappresentano i momenti di trasformazione in cui l’artista identifica ed esprime ogni volta un nuovo linguaggio: retro-affiche, “pre-sintesi dei processi simultanei di esplosione dei linguaggi visivi e sonori” (Pierre Restany), effaçage, decollage e sovrapitture.
Il periodo artistico esplorato nell’esposizione si conclude con le lamiere, punto di arrivo in termini di sperimentazione, ma punto di partenza verso un rinnovato rapporto con il contesto urbano e metropolitano decostruito e dialettico, sempre in un’ottica in cui l’arte, come sostiene l’autore nei suoi scritti, “è libera, euforica, piena d’ironia, né volgare né popolare e mira soprattutto alla creazione di un linguaggio inedito”.
Luoghi
www.ilcastelloarte.it 02 862913 02 877962
orario: Dal martedì al sabato ore 11 - 13.30 e 15 - 19, lunedì 15 - 19 - Ingresso gratuito