Michael A. Robinson "The shape of this is the shape of that"
Mercoledì 8 giugno dalle ore 17.00 la Shazar Gallery presenta The shape of this is the shape of that, di Michael A. Robinson. L’artista ha prodotto per la galleria di via P.Scura un intervento site-specific che testimonia un momento di ridefinizione del lavoro del canadese verso nuove e più intime strategie. Le opere in mostra sono frutto delle esperienze fatte durante e dopo il momento pandemico che hanno portato l’artista a focalizzarsi sulle infinite possibilità date dalla condizione di stasi, per cui l’indagine esterna, impossibilitata dalla situazione, diviene scelta volontaria e si trasforma in studio interiore. Lo specchio diventa il mezzo potente per amplificare i risultati di tale studio e così l’installazione in mostra, composta da materiali riflettenti, restituisce il cambiamento della percezione della forma per una realtà cangiante, deviante o distorta.
Sono i materiali, gli oggetti ad assumere un ruolo centrale nella poetica di Robinson che, prediligendo quelli della sua vita quotidiana, ricontestualizza in materiale artistico: in questa operazione di svelamento di oggetti altrimenti nascosti, Robinson pone espliciti interrogativi rispetto a cosa pensiamo sia e non sia arte. Robinson mira, in The shape of this is the shape of that, ad attivare quesiti che indaghino la natura degli incontri con gli oggetti d’arte e, soprattutto, all’importanza della profonda singolarità di questa esperienza
Non meno fondamentali sono le immagini del processo creativo: l’ampio corpus di lavori su carta non rappresenta più una semplice documentazione, ma diventa esso stesso opera d’arte.
“È importante capire il cambiamento che questo rappresenta per me”: per uno scultore sono molteplici le variabili da tenere presenti durante il processo creativo, mentre in questo caso l’immagine e il formato dominano tutte le altre considerazioni. Eppure Robinson invita i visitatori ad andare al di là delle valutazioni materiche poiché, e qui avviene il cambiamento, quello che è nell’immagine ha la stessa valenza della sua formalizzazione scultorea: il visitatore è invitato, dunque, a una riflessione sia sul processo fenomenologico, sia sulla soggettività che è – curiosamente – assente alla vista.
Luoghi
https://www.shazargallery.com/ 081 1812 6773 339 1532484