Maurizio Donzelli. imenigma
A cura di: Alberto Dambruoso
Maurizio Donzelli espone in questa mostra un nuovo ciclo di opere, molte delle quali realizzate appositamente per la galleria romana di Giacomo Guidi, suddivise in diverse modalità e tecniche, che consentono un approccio completo alla sua attività artistica: dai disegni realizzati con l’acquerello, ai Mirrors, fino ai recenti arazzi.
Negli acquerelli prende vita un segno mobile, fluttuante, che si espande sovrapponendosi a se stesso lungo tutta la superficie del foglio, facendo perdere così allo spettatore ogni idea di centralità dell’opera; in altri soggetti i disegni sembrano comporsi di forma-colore, di gocce di colore puro, che si condensano concentrandosi sulla carta, generando nell’accostamento tra l’una e l’altra forma, nuove e inedite immagini.
Il ciclo di opere intitolato Mirrors è tra i più celebri dell’artista. I Mirrors potrebbero essere definiti come degli involucri di segni e forme resi cangianti dai filtri di lenti prismatiche, che trasformano continuamente la loro natura originaria a seconda del punto di osservazione dello spettatore, quest’ultimo invitato dall’artista a partecipare attivamente alla continua ridefinizione dell’opera.
Infine gli arazzi realizzati nelle Fiandre rappresentano uno dei suoi ultimi progetti artistici, in cui il disegno produce immagini talmente visionarie e ancestrali da lasciarci sorpresi e affascinati; si tratta d’immagini misteriose, sfuggenti, seducenti e stranianti allo stesso momento, o per usare un neologismo: immagini imenigmatiche.
Già partendo dal titolo stesso scelto per l’esposizione si coglie un’indicazione importante essendo imenigma l’anagramma della parola immagine. Imenigma ci invita a porre la nostra attenzione sul potere di rivelazione delle immagini, sulla loro natura enigmatica, anche attraverso l’ineluttabilità dell’osservatore nella definizione e nell’interpretazione dell’opera. La tendenza di queste opere a suscitare dei processi di trasformazione ci richiama alla mente il motto solve et coagula tanto caro agli alchimisti.
Ma soprattutto le opere di Maurizio Donzelli oscillando costantemente tra la regola e il caos, tra l’impossibile e il tangibile, con grande profondità di linguaggio, ci fanno riflettere e sognare allo stesso tempo.
Il catalogo intitolato Maurizio Donzelli /Imenigma, che accompagna l’esposizione, è pubblicato da Giacomo Guidi con testi del curatore Alberto Dambruoso e di Maurizio Donzelli.
Negli acquerelli prende vita un segno mobile, fluttuante, che si espande sovrapponendosi a se stesso lungo tutta la superficie del foglio, facendo perdere così allo spettatore ogni idea di centralità dell’opera; in altri soggetti i disegni sembrano comporsi di forma-colore, di gocce di colore puro, che si condensano concentrandosi sulla carta, generando nell’accostamento tra l’una e l’altra forma, nuove e inedite immagini.
Il ciclo di opere intitolato Mirrors è tra i più celebri dell’artista. I Mirrors potrebbero essere definiti come degli involucri di segni e forme resi cangianti dai filtri di lenti prismatiche, che trasformano continuamente la loro natura originaria a seconda del punto di osservazione dello spettatore, quest’ultimo invitato dall’artista a partecipare attivamente alla continua ridefinizione dell’opera.
Infine gli arazzi realizzati nelle Fiandre rappresentano uno dei suoi ultimi progetti artistici, in cui il disegno produce immagini talmente visionarie e ancestrali da lasciarci sorpresi e affascinati; si tratta d’immagini misteriose, sfuggenti, seducenti e stranianti allo stesso momento, o per usare un neologismo: immagini imenigmatiche.
Già partendo dal titolo stesso scelto per l’esposizione si coglie un’indicazione importante essendo imenigma l’anagramma della parola immagine. Imenigma ci invita a porre la nostra attenzione sul potere di rivelazione delle immagini, sulla loro natura enigmatica, anche attraverso l’ineluttabilità dell’osservatore nella definizione e nell’interpretazione dell’opera. La tendenza di queste opere a suscitare dei processi di trasformazione ci richiama alla mente il motto solve et coagula tanto caro agli alchimisti.
Ma soprattutto le opere di Maurizio Donzelli oscillando costantemente tra la regola e il caos, tra l’impossibile e il tangibile, con grande profondità di linguaggio, ci fanno riflettere e sognare allo stesso tempo.
Il catalogo intitolato Maurizio Donzelli /Imenigma, che accompagna l’esposizione, è pubblicato da Giacomo Guidi con testi del curatore Alberto Dambruoso e di Maurizio Donzelli.
Luoghi
www.giacomoguidi.it 06 68801038 06 68801038
Palazzo Sforza Cesarini - Orario: mar - sab 11-13 e 15.30-19.30 o su appuntamento