Massimo Ruiu.“Fragile”
A cura di: Testo di Guglielmo Gigliotti
La ricerca artistica di Massimo Ruiu ha come costante una tensione poetica, una narrazione focalizzata sui bisogni che proviamo nel momento in cui percepiamo, prendendo coscienza della nostra fragilità, il senso della perdita di qualcosa.
“Nelle opere di Massimo Ruiu c’è sempre qualcosa che non c’é. Nel ciclo delle Ombre assolute, avviato nel ’97, immagini fotografiche sono forate da nere cavità d’assetto geometrico, capaci di inghiottire lo sguardo. In quei buchi neri l’immagine implode, tracolla e naufraga in se stessa, in una frana delle percezioni che è tutta interna all’immagine. Eppure l’immagine è sempre lì. Nel dittico fotografico 7 minuti prima/7 minuti dopo il non-evento è dentro l’evento. Nel ciclo pittorico dei pesci le parole sono custodite dal mutismo degli abitatori del mare. E’ tutto un procedere per negazioni affermative, per vuoti che riempiono e finitezze forate d’infinito. L’assenza, la reticenza, il non-dire: sono i grimaldelli per rendere assoluta l’opera relativa, per completarla col suo lato non. E se la parte più viva dell’immagine fosse il suo cuore cavo? Se la sua parte più vera fosse la sua parte più nera? Massimo Ruiu rivolge la sua innata vena poetica alla definizione esatta di icone del non-essere fino all’ultima deriva dove chiocciole in letargo compongono forme volute dall’artista destinate a disgregarsi, mosse da logiche naturali” (Guglielmo Gigliotti)
Nell’opera corale “In quel momento altrove” l’artista invita alcuni amici artisti, con una foto, a mettere in salvo dal flusso del tempo lo stesso istante nel tentativo di storicizzarlo
“Nelle opere di Massimo Ruiu c’è sempre qualcosa che non c’é. Nel ciclo delle Ombre assolute, avviato nel ’97, immagini fotografiche sono forate da nere cavità d’assetto geometrico, capaci di inghiottire lo sguardo. In quei buchi neri l’immagine implode, tracolla e naufraga in se stessa, in una frana delle percezioni che è tutta interna all’immagine. Eppure l’immagine è sempre lì. Nel dittico fotografico 7 minuti prima/7 minuti dopo il non-evento è dentro l’evento. Nel ciclo pittorico dei pesci le parole sono custodite dal mutismo degli abitatori del mare. E’ tutto un procedere per negazioni affermative, per vuoti che riempiono e finitezze forate d’infinito. L’assenza, la reticenza, il non-dire: sono i grimaldelli per rendere assoluta l’opera relativa, per completarla col suo lato non. E se la parte più viva dell’immagine fosse il suo cuore cavo? Se la sua parte più vera fosse la sua parte più nera? Massimo Ruiu rivolge la sua innata vena poetica alla definizione esatta di icone del non-essere fino all’ultima deriva dove chiocciole in letargo compongono forme volute dall’artista destinate a disgregarsi, mosse da logiche naturali” (Guglielmo Gigliotti)
Nell’opera corale “In quel momento altrove” l’artista invita alcuni amici artisti, con una foto, a mettere in salvo dal flusso del tempo lo stesso istante nel tentativo di storicizzarlo
Luoghi
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