Massimiliano Turco "doppia cattura (double capture)"

Applicando le “piccole scariche d’enrgia’ l'artista disegna con l’inchiostro sulla superficie irregolare del marmo – la superficie che dirige e crea la forma e l'intensità dei segni fatti dall'artista. In questo caso il supporto non è inteso come sussidiario, ma diventa il protagonista dell'opera, allo stesso livello del disegno – ‘un piano d’incontro’tra marmo e inchiostro.
L’intervento minimo, che l'artista applica sulla superficie marmorea con piccoli e energetici segni, viene rinforzato tramite la ripetizione. L’artista passa lunghe, estenuanti ore a disegnare sul marmo quasi ossessivamente. Il risultato è un mantra – un ritmo ripetitivo che però non gli permette mai di controllare completamente il risultato finale. I due materiali, il marmo e l'inchiostro, diventano come la Doppia Cattura di Deleuze “poiché ciò che ciascuno diviene cambia tanto quanto colui che diviene.”
La nuova serie di lavori di Massimiliano Divenire è sempre molto legata all’atto di segnare. L'artista srotola dei lunghi fogli di carta traslucida ‘au plein air’ nelle cave, permettendo agli agenti atmosferici di interagire liberamente con la carta – creando il disegno con abrasioni, crepe, trasferimenti e pieghe. Il lavoro così creato diventa una performance involontaria e la carta utilizzata inizia a prendere le sembianze del marmo e dell'ambiente circostante. Si verifica ancora una ‘doppia cattura’.
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