Massimiliano Galliani "L’altra faccia delle mie mani"
A cura di: Vera Agosti
“Nel fare artistico di Massimiliano Galliani si è celata per lungo tempo una capacità manifestata soltanto negli ultimi anni. Massimiliano, infatti, da sempre video maker, dal 2013 decide di allontanarsi progressivamente dal digitale, per consacrarsi definitivamente alla pittura e al disegno dal 2015. Per la sua personale presso Interno14 a Roma, ha scelto il titolo L'altra faccia delle mie mani, volendo sottolineare la nuova manualità del suo lavoro, vissuto con un sentimento di freschezza ed entusiasmo. (...)
Non per nulla la mostra accoglie anche diversi inediti. Primo fra tutti il dipinto Vita, del 2018, dedicato al Tevere, della serie sui fiumi. Sulla tela nera, lucida e splendente, il corso d'acqua viene riprodotto minuziosamente e fedelmente attraverso l'impiego di fotografie e mappe geografiche. (...) La superficie nera riflettente richiama quella dei ritratti al nero. La tela infatti diventa uno specchio oscuro su cui chi osserva può scattare un selfie col proprio cellulare. Le foto così ottenute si trasformano poi in dipinto grazie alla pittura di Massimiliano, un ritratto misterioso, dai contorni sfuggenti ed evanescenti. (...) La foglia d'oro, invece, ci porta alla serie LSDT - Le Strade del Tempo, sullo sguardo de La Gioconda di Leonardo da Vinci. Gli occhi sono cavi, delicate silhouette su cui magneticamente si focalizza l’attenzione. I dipinti bidimensionali, dal sapore pop, ripercorrono in bianco e nero o nel colore le miriadi di screpolature del volto craquelé del capolavoro conservato al Louvre. (...) Infine, i disegni. Quel fare apparentemente più semplice e immediato, con semplicità di mezzi, un foglio bianco e una matita. La pagina diventa lo spazio mentale entro cui organizzare il pensiero, ovvero le immagini. In Autoritratto del 2017, Massimiliano disegna la propria sindone. Il suo corpo dietro la carta, come coperto da un velo, con la matita che impertinente buca il foglio. Forse il desiderio di uscire da lì, di farsi scoprire, di rompere la bidimensionalità. (...)
Nell'atmosfera e nello stile delle opere di Massimiliano trapela un’impronta malinconica, un sentimento tenero e lirico, che tuttavia si sposa a una ricchezza di intenti, una ricerca in costante evoluzione, nuove e rinnovate prove per superare se stesso, percorsi inusuali che a tutto fanno pensare fuorché a un mondo della memoria e della mimesi del già vissuto e del già visto, che danno una spinta eccezionale verso il futuro, una proiezione fortissima verso il momento successivo e la prossima sperimentazione.” (dal testo critico “Un nuovo Massimiliano Galliani” di Vera Agosti)
Non per nulla la mostra accoglie anche diversi inediti. Primo fra tutti il dipinto Vita, del 2018, dedicato al Tevere, della serie sui fiumi. Sulla tela nera, lucida e splendente, il corso d'acqua viene riprodotto minuziosamente e fedelmente attraverso l'impiego di fotografie e mappe geografiche. (...) La superficie nera riflettente richiama quella dei ritratti al nero. La tela infatti diventa uno specchio oscuro su cui chi osserva può scattare un selfie col proprio cellulare. Le foto così ottenute si trasformano poi in dipinto grazie alla pittura di Massimiliano, un ritratto misterioso, dai contorni sfuggenti ed evanescenti. (...) La foglia d'oro, invece, ci porta alla serie LSDT - Le Strade del Tempo, sullo sguardo de La Gioconda di Leonardo da Vinci. Gli occhi sono cavi, delicate silhouette su cui magneticamente si focalizza l’attenzione. I dipinti bidimensionali, dal sapore pop, ripercorrono in bianco e nero o nel colore le miriadi di screpolature del volto craquelé del capolavoro conservato al Louvre. (...) Infine, i disegni. Quel fare apparentemente più semplice e immediato, con semplicità di mezzi, un foglio bianco e una matita. La pagina diventa lo spazio mentale entro cui organizzare il pensiero, ovvero le immagini. In Autoritratto del 2017, Massimiliano disegna la propria sindone. Il suo corpo dietro la carta, come coperto da un velo, con la matita che impertinente buca il foglio. Forse il desiderio di uscire da lì, di farsi scoprire, di rompere la bidimensionalità. (...)
Nell'atmosfera e nello stile delle opere di Massimiliano trapela un’impronta malinconica, un sentimento tenero e lirico, che tuttavia si sposa a una ricchezza di intenti, una ricerca in costante evoluzione, nuove e rinnovate prove per superare se stesso, percorsi inusuali che a tutto fanno pensare fuorché a un mondo della memoria e della mimesi del già vissuto e del già visto, che danno una spinta eccezionale verso il futuro, una proiezione fortissima verso il momento successivo e la prossima sperimentazione.” (dal testo critico “Un nuovo Massimiliano Galliani” di Vera Agosti)
Luoghi
www.presstletter.com tel. 349 4945612
su appuntamento - ingresso libero