Marzia Gandini. Linea dell’orizzonte
Il giorno 11 febbraio 2016 alle 18.30 Interno 14_lo spazio dell’AIAC – Associazione Italiana di Architettura e Critica presenta “Linea dell’orizzonte” di Marzia Gandini con il testo critico di Sara Dini: disegni su carta, oli su tela e sculture che esplorano la dimensione spaziale di paesaggi urbani e naturali.
“La cifra di Marzia Gandini è la ricerca sull’essere umano nel suo spazio sia naturale che costruito. Nella solitudine e nella reciprocità la figura umana è alla ricerca costante dell’orizzonte in un clima vissuto con intensità e rispetto. Uno sguardo, l’atteggiamento di un viso, le mani, la posizione della figura che si staglia flessuosa su uno sfondo naturale o urbano creano, cercano, anelano ad uno spazio conquistato nella molteplice qualità espressiva del disegno con diverse tecniche su diversi tipi di supporto, nel dipinto ad olio e nella scultura.
La ricerca è minuziosa, ascolta ogni leggera vibrazione dell’anima e si esprime a volte con forza, con tratto deciso, a volte in modo soffuso quasi avvolgente in una dimensione quasi impalpabile (…) La tecnica è completamente sopraffatta dalla dimensione onirica che essa stessa ha creato in un misto di leggiadria e libertà, staticità e flessuosità, trasparenza e corpo. (…)
Ma dove collocare queste anime sublimate e un po’ metafisiche che rivivono sia nello spazio bidimensionale del disegno e della pittura che tridimensionale della scultura? L’ottimo è nella natura sulla riva del mare, in un parco… Ma la dimensione urbana esiste in una logica architettonica e l’artista la esprime con la stessa forza del tratto che potrebbe essere di un architetto. La linea di orizzonte non è visibile ma è presente nella sapiente visione tridimensionale di scale, finestre e palazzi.” (Sara Dini)
“La cifra di Marzia Gandini è la ricerca sull’essere umano nel suo spazio sia naturale che costruito. Nella solitudine e nella reciprocità la figura umana è alla ricerca costante dell’orizzonte in un clima vissuto con intensità e rispetto. Uno sguardo, l’atteggiamento di un viso, le mani, la posizione della figura che si staglia flessuosa su uno sfondo naturale o urbano creano, cercano, anelano ad uno spazio conquistato nella molteplice qualità espressiva del disegno con diverse tecniche su diversi tipi di supporto, nel dipinto ad olio e nella scultura.
La ricerca è minuziosa, ascolta ogni leggera vibrazione dell’anima e si esprime a volte con forza, con tratto deciso, a volte in modo soffuso quasi avvolgente in una dimensione quasi impalpabile (…) La tecnica è completamente sopraffatta dalla dimensione onirica che essa stessa ha creato in un misto di leggiadria e libertà, staticità e flessuosità, trasparenza e corpo. (…)
Ma dove collocare queste anime sublimate e un po’ metafisiche che rivivono sia nello spazio bidimensionale del disegno e della pittura che tridimensionale della scultura? L’ottimo è nella natura sulla riva del mare, in un parco… Ma la dimensione urbana esiste in una logica architettonica e l’artista la esprime con la stessa forza del tratto che potrebbe essere di un architetto. La linea di orizzonte non è visibile ma è presente nella sapiente visione tridimensionale di scale, finestre e palazzi.” (Sara Dini)
Luoghi
www.presstletter.com tel. 349 4945612
su appuntamento - ingresso libero