Marika Santoni. Giocare è una cosa seria
A cura di: Studio M.Arte
Personale di Marika Santoni, dal 02 al 28 maggio 2017, AL51 Punto Lab, Via Trotti, 1521 Alessandria. Inaugurazione sabato 6 maggio ore 18.00.
Nella mostra saranno esposte le "Opere da borsetta" dell'artista. Progetto liberamente ispirato alle sculture da viaggio di bruno Munari e alle mostre a domicilio di Achille Gugliemo Cavellini. La produzione consiste in 116 piccole opere (12.5x17.5) sul tema della parola gatto, le dimensioni ridotte sono volute perchè devono essere facilmente trasportabili.
Nascono così l' "Impiegatto", il "Coniugatto",il "Gattolico" etc, pensando sempre alla celebre frase di Bruno Munari : "...giocare é una cosa seria".
Nella mostra saranno anche esposte tre sculture inedie della serie "Trame", prodotte nel 2017, il materiale lavorato è ferro zincato e pvc colorato che in realtà entrambe sono scarti di lavorazione industriale. I rifiuti sono stati spesso usati dagli artisti a partire dalle avanguardie del1900, l'intento era e in questo caso continua ad essere, di affermare che anche con i materiali ritenuti vili si può dare luogo a mnufatti dal carattere estetico esattamente come si fa con l'utilizzo dei materiali tradizionalmente dedicati alla produzione artistica. Mentre gli essere umani producono spazzatura, scartando ed eliminando, l'arte recupera questi scarti suggerendone un nuovo destino.
Nella mostra saranno esposte le "Opere da borsetta" dell'artista. Progetto liberamente ispirato alle sculture da viaggio di bruno Munari e alle mostre a domicilio di Achille Gugliemo Cavellini. La produzione consiste in 116 piccole opere (12.5x17.5) sul tema della parola gatto, le dimensioni ridotte sono volute perchè devono essere facilmente trasportabili.
Nascono così l' "Impiegatto", il "Coniugatto",il "Gattolico" etc, pensando sempre alla celebre frase di Bruno Munari : "...giocare é una cosa seria".
Nella mostra saranno anche esposte tre sculture inedie della serie "Trame", prodotte nel 2017, il materiale lavorato è ferro zincato e pvc colorato che in realtà entrambe sono scarti di lavorazione industriale. I rifiuti sono stati spesso usati dagli artisti a partire dalle avanguardie del1900, l'intento era e in questo caso continua ad essere, di affermare che anche con i materiali ritenuti vili si può dare luogo a mnufatti dal carattere estetico esattamente come si fa con l'utilizzo dei materiali tradizionalmente dedicati alla produzione artistica. Mentre gli essere umani producono spazzatura, scartando ed eliminando, l'arte recupera questi scarti suggerendone un nuovo destino.
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File allegati
Luoghi
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Dal Martedì al Sabato dalle 16.00 alle 20.00 - Domenica e Lunedì chiuso