Marica Moro. Genesis second day
A cura di: Fortunato D’Amico
Lo Spazio Thetis in occasione della 14. Biennale di Architettura di Venezia ospita la personale “Marica Moro. Genesis second day” dal 7 giugno al 23 novembre, a cura di Fortunato D’Amico sul tema della rigenerazione tra natura uomo e architettura.
La giovane artista per questa occasione ha realizzato la scultura monumentale Genesis 2 il cui soggetto è un individuo che emerge da un vaso da giardino a evocare la nascita dell’uomo dal grembo della terra madre e quindi il suo legame indissolubile con essa. A tale proposito Marica Moro, nel processo di creazione dell’opera, utilizza elementi naturali come l’argilla, l’acqua e la resina nei quali il colore assume un ruolo caratterizzante: il blu per la base del vaso fa riferimento all’acqua - elemento da cui trae origine la vita, - è unito al rosso e al marrone - colori legati alla terra - e al giallo e al verde, toni che l’artista associa alla vita. L’uomo è reso con pigmenti giallo ocra, che richiamano la luce, il sole e il movimento a indicare l’attività umana, il suo legame con la natura e il suo ruolo fondamentale nell’evoluzione della società e dell’architettura.
Il grande vaso-scultura Genesis 2 di Marica Moro (cm h.300 x cm 145 di diametro), collocato nell’ampio giardino, istituisce un dialogo con l’opera adiacente Terzo Paradiso-Coltivare la città concepita e curata da Fortunato D’Amico con n.o.v.a. civitas - Cittadellarte, e realizzata sul simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. Entrambi i lavori condividono il tema della rigenerazione dell’uomo per la creazione di una città innovativa e continuano il discorso artistico e sociale nato a Milano in occasione del Salone del Mobile 2014 con la realizzazione, sul tetto di Superstudio, di un grande orto urbano pensile in cui era inclusa l’installazione di Marica Moro.
Il Terzo Paradiso – Coltivare la città è caratterizzato da una struttura a tre cerchi, a evocare il segno matematico dell’infinito e sviluppa al suo esterno un grande orto urbano, che coinvolge per la sua coltivazione bambini, scuole, adulti, anziani e associazioni.
Marica Moro pone l’accento sul concetto di genesi come necessità di un ritorno alle origini, al fine di ritrovare il forte legame e l'equilibrio fra l’uomo e la terra, per un’evoluzione positiva proiettata verso il futuro. Tematiche che sono da sempre presenti nella sua riflessione artistica e sono espresse nelle opere attraverso la sperimentazione di linguaggi diversi che spaziano dalla pittura al disegno, alla scultura, al video e all'installazione.
La giovane artista per questa occasione ha realizzato la scultura monumentale Genesis 2 il cui soggetto è un individuo che emerge da un vaso da giardino a evocare la nascita dell’uomo dal grembo della terra madre e quindi il suo legame indissolubile con essa. A tale proposito Marica Moro, nel processo di creazione dell’opera, utilizza elementi naturali come l’argilla, l’acqua e la resina nei quali il colore assume un ruolo caratterizzante: il blu per la base del vaso fa riferimento all’acqua - elemento da cui trae origine la vita, - è unito al rosso e al marrone - colori legati alla terra - e al giallo e al verde, toni che l’artista associa alla vita. L’uomo è reso con pigmenti giallo ocra, che richiamano la luce, il sole e il movimento a indicare l’attività umana, il suo legame con la natura e il suo ruolo fondamentale nell’evoluzione della società e dell’architettura.
Il grande vaso-scultura Genesis 2 di Marica Moro (cm h.300 x cm 145 di diametro), collocato nell’ampio giardino, istituisce un dialogo con l’opera adiacente Terzo Paradiso-Coltivare la città concepita e curata da Fortunato D’Amico con n.o.v.a. civitas - Cittadellarte, e realizzata sul simbolo del Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto. Entrambi i lavori condividono il tema della rigenerazione dell’uomo per la creazione di una città innovativa e continuano il discorso artistico e sociale nato a Milano in occasione del Salone del Mobile 2014 con la realizzazione, sul tetto di Superstudio, di un grande orto urbano pensile in cui era inclusa l’installazione di Marica Moro.
Il Terzo Paradiso – Coltivare la città è caratterizzato da una struttura a tre cerchi, a evocare il segno matematico dell’infinito e sviluppa al suo esterno un grande orto urbano, che coinvolge per la sua coltivazione bambini, scuole, adulti, anziani e associazioni.
Marica Moro pone l’accento sul concetto di genesi come necessità di un ritorno alle origini, al fine di ritrovare il forte legame e l'equilibrio fra l’uomo e la terra, per un’evoluzione positiva proiettata verso il futuro. Tematiche che sono da sempre presenti nella sua riflessione artistica e sono espresse nelle opere attraverso la sperimentazione di linguaggi diversi che spaziano dalla pittura al disegno, alla scultura, al video e all'installazione.
Luoghi
Orari di apertura lun - ven dalle ore 10 alle 18,30 - sab e dom su prenotazione