Maria Vittoria Backhaus "Vintage Prints"
A cura di: Denis Curti
Torna l’appuntamento con il ciclo Vintage Prints presso Still Fotografia. Questa volta con una mostra dedicata a una protagonista femminile: l’eclettica fotografa Maria Vittoria Backhaus.
Politicamente impegnata, Maria Vittoria inizia la sua carriera come fotoreporter, documentando le barricate studentesche a Parigi, il mondo operaio, il banditismo sardo, i girovaghi, fino a firmare un insolito servizio scattato a Roma nel backstage di un fotoromanzo: scene che parevano tratte – come racconta Maria Vittoria stessa - da “un Antonioni dei poveri”
Proprio da uno di questi scatti - unico esemplare presente in mostra - prende forma l’esposizione: una collezione di 30 stampe originali che ripercorre le tappe più significative della lunga e multiforme carriera della fotografa.
Curiosità e inventiva sono le parole che meglio descrivono Maria Vittoria, che grazie a queste qualità, negli anni ‘80 accetta la sfida di lavorare per Casa Vogue, iniziando così la sua lunga collaborazione con Condé Nast.
E l’incontro tra la reporter e il mondo fashion si rivela straordinario: Maria Vittoria scopre che l’estetica è un modo di vivere, una disciplina rigorosa che le permette di liberare la sua grande creatività. Il suo estro e il suo sguardo critico offrono alle immagini di moda e di design una nuova prospettiva: i soggetti non sono più modelli statici su fondali neutri ma vivi protagonisti immersi in elaborate scenografie. Il mondo della moda si mescola a quello reale, e le immagini che nascono sono racconti che, mentre seducono descrivendo stili e tendenze, documentano i cambiamenti culturali e sociali del tempo.
“Che si trattasse di still life, fotografia d’arredamento o servizi di moda amavo sperimentare e creare set complicati che richiedevano una lunga ricerca, la parte che preferivo. Le mie fotografie erano molto impegnative da realizzare e mi piaceva inserire il prodotto all’interno di un racconto, partire da un’idea che a sua volta mi veniva suggerita dal cinema, dall’arte e soprattutto dall’attualità, da ciò che stava accadendo nel mondo. E’ sempre stata quella la principale forma di ispirazione.”
La mostra documenta come, pur sperimentando i più diversi generi fotografici, Maria Vittoria sia sempre riuscita a mantenere chiara la sua cifra stilistica, la sua forte personalità. Il suo segreto è quello di trarre piacere e divertimento dal suo lavoro - lei stessa si definisce “una dilettante, nel senso del diletto” - e di riuscire a trasmetterlo con l’ironia di chi non si prende troppo sul serio e la passione di chi ama la sua professione “Non riesco a star ferma e smettere di fotografare! La fotografia è la mia vita”.
Infatti Maria Vittoria non lascia la macchina nemmeno in vacanza. Nei soggiorni a Filicudi e a Monte di Portofino nasce la ricerca più intima e personale della fotografa che trova ispirazione in fiori e piante grasse riuscendo a trasformare i soggetti, con il suo sguardo singolare, in immagini evocative e misteriose.
Politicamente impegnata, Maria Vittoria inizia la sua carriera come fotoreporter, documentando le barricate studentesche a Parigi, il mondo operaio, il banditismo sardo, i girovaghi, fino a firmare un insolito servizio scattato a Roma nel backstage di un fotoromanzo: scene che parevano tratte – come racconta Maria Vittoria stessa - da “un Antonioni dei poveri”
Proprio da uno di questi scatti - unico esemplare presente in mostra - prende forma l’esposizione: una collezione di 30 stampe originali che ripercorre le tappe più significative della lunga e multiforme carriera della fotografa.
Curiosità e inventiva sono le parole che meglio descrivono Maria Vittoria, che grazie a queste qualità, negli anni ‘80 accetta la sfida di lavorare per Casa Vogue, iniziando così la sua lunga collaborazione con Condé Nast.
E l’incontro tra la reporter e il mondo fashion si rivela straordinario: Maria Vittoria scopre che l’estetica è un modo di vivere, una disciplina rigorosa che le permette di liberare la sua grande creatività. Il suo estro e il suo sguardo critico offrono alle immagini di moda e di design una nuova prospettiva: i soggetti non sono più modelli statici su fondali neutri ma vivi protagonisti immersi in elaborate scenografie. Il mondo della moda si mescola a quello reale, e le immagini che nascono sono racconti che, mentre seducono descrivendo stili e tendenze, documentano i cambiamenti culturali e sociali del tempo.
“Che si trattasse di still life, fotografia d’arredamento o servizi di moda amavo sperimentare e creare set complicati che richiedevano una lunga ricerca, la parte che preferivo. Le mie fotografie erano molto impegnative da realizzare e mi piaceva inserire il prodotto all’interno di un racconto, partire da un’idea che a sua volta mi veniva suggerita dal cinema, dall’arte e soprattutto dall’attualità, da ciò che stava accadendo nel mondo. E’ sempre stata quella la principale forma di ispirazione.”
La mostra documenta come, pur sperimentando i più diversi generi fotografici, Maria Vittoria sia sempre riuscita a mantenere chiara la sua cifra stilistica, la sua forte personalità. Il suo segreto è quello di trarre piacere e divertimento dal suo lavoro - lei stessa si definisce “una dilettante, nel senso del diletto” - e di riuscire a trasmetterlo con l’ironia di chi non si prende troppo sul serio e la passione di chi ama la sua professione “Non riesco a star ferma e smettere di fotografare! La fotografia è la mia vita”.
Infatti Maria Vittoria non lascia la macchina nemmeno in vacanza. Nei soggiorni a Filicudi e a Monte di Portofino nasce la ricerca più intima e personale della fotografa che trova ispirazione in fiori e piante grasse riuscendo a trasformare i soggetti, con il suo sguardo singolare, in immagini evocative e misteriose.
Luoghi
www.stillfotografia.it 02 36744528
orario: lun-ven 14-20, sabato e domenica su appuntamento