Maria Lucrezia Schiavarelli. Nutrice
A cura di: Testo di Massimo Marchetti
Dopo l’anteprima a Berlino, Villa Contemporanea è lieta di annunciare l’apertura della personale di Maria Lucrezia Schiavarelli a Monza.
Il progetto “Nutrice” parte dall'impulso di evocare per mezzo di un gesto rituale i legami e le connessioni che, attraverso la cultura e l'alimentazione, uniscono l'uomo alla natura. La ciclicità, data dalla successione dei giorni della settimana, regola la vita da tempo immemorabile, esattamente come il movimento dei pianeti nel cielo e i tempi della semina e della raccolta nelle società agricole. Le corrispondenze di ritmi ed energie tra micro e macrocosmo costituivano il patrimonio di un sapere pieno, comprensivo di ogni aspetto dell’universo, un sapere finalizzato a mescolare, unire, avvicinare e del quale rimangono nella nostra cultura contemporanea solo echi lontani.
Ispirata dall'antroposofia steineriana, l’installazione presentata in questa mostra dà forma a quella tradizione che era in grado di sentire in modo indiscutibile la coesione armoniosa fra i cereali, i giorni della settimana e i pianeti. I sette semi più importanti per l'alimentazione umana si ritrovano dunque legati, attraverso il gesto lento del cucire, a un simbolo che rimanda all'astronomia come all'astrologia, alla mitologia romana come alle tradizioni popolari che ancora persistono in certe terre del sud, segnando una sequenza di drappi che officiano come in una solennità questo principio fondamentale che ha governato lo sviluppo dell’uomo.
Sarà disponibile una pubblicazione con un testo critico di Massimo Marchetti, in italiano e inglese, corredato dalle foto delle opere installate a Berlino.
Il progetto “Nutrice” parte dall'impulso di evocare per mezzo di un gesto rituale i legami e le connessioni che, attraverso la cultura e l'alimentazione, uniscono l'uomo alla natura. La ciclicità, data dalla successione dei giorni della settimana, regola la vita da tempo immemorabile, esattamente come il movimento dei pianeti nel cielo e i tempi della semina e della raccolta nelle società agricole. Le corrispondenze di ritmi ed energie tra micro e macrocosmo costituivano il patrimonio di un sapere pieno, comprensivo di ogni aspetto dell’universo, un sapere finalizzato a mescolare, unire, avvicinare e del quale rimangono nella nostra cultura contemporanea solo echi lontani.
Ispirata dall'antroposofia steineriana, l’installazione presentata in questa mostra dà forma a quella tradizione che era in grado di sentire in modo indiscutibile la coesione armoniosa fra i cereali, i giorni della settimana e i pianeti. I sette semi più importanti per l'alimentazione umana si ritrovano dunque legati, attraverso il gesto lento del cucire, a un simbolo che rimanda all'astronomia come all'astrologia, alla mitologia romana come alle tradizioni popolari che ancora persistono in certe terre del sud, segnando una sequenza di drappi che officiano come in una solennità questo principio fondamentale che ha governato lo sviluppo dell’uomo.
Sarà disponibile una pubblicazione con un testo critico di Massimo Marchetti, in italiano e inglese, corredato dalle foto delle opere installate a Berlino.
Luoghi
villacontemporanea.it 039 384963
orario: mar - sab 15-19 ingresso libero