Margareth Dorigatti. Luna/Mond
A cura di: Daina Maja Titonel testo critico di Kate Singleton
Venerdì 22 gennaio 2016, alle ore 17, la galleria MAC Maja Arte Contemporanea (via di Monserrato 30, Roma), inaugura la personale della pittrice Margareth Dorigatti, presentando un nuovo ciclo di opere dal titolo Luna/Mond (2014-2015).
Se nelle passate mostre (Lago/See, Rubra, Erlkönig) la pittrice ha indagato mondi referenziali molto personali, condividendone sensazioni e sentori attraverso l’evocazione di archetipi riconoscibili anche per chi non ha avuto, o voluto avere, diretta percezione di quelle realtà, con Luna/Mond rivolge invece l’attenzione a qualcosa che esercita una primordiale e ineluttabile influenza su ognuno di noi durante l’intero percorso della vita; anzi, dalla fase che precede la nascita agli instabili stati che seguono alla morte; dalla concezione alla decomposizione.
“Nell’aprirsi alla Luna si è coinvolti in un processo alchemico in costante evoluzione. Come ben sapevano le più varie culture antiche, chi non bada alla Luna rinuncia alla coscienza, alla lettura delle cause rarefatte, all’intendimento”, scrive Kate Singleton nel testo critico che accompagna la mostra. “Ognuno - e specialmente ognuna - ha le proprie lune. Laune in tedesco significa non solo indole e atmosfera, ma anche fantasia e capriccio; ossia creatività. Margareth Dorigatti è nata sulla scia del plenilunio, poche ore dopo un’eclisse lunare. Nel suo destino ci sono pertanto allineamenti non comuni, congiunzioni significative, un elemento di sizigia, ossia la ricomposizione dei contrari inseguito dagli alchimisti. Non a caso i suoi dipinti ci tirano dentro a un firmamento potente, a un universo onirico ma anche drammaticamente reale, fonte e crogiolo di memorie intime e sfuggevoli tutt’altro che estranee.”
Con la pittura Margareth Dorigatti palesa l’esperienza profonda e ce ne rende partecipi. Adopera e manipola gli strati di colore per svelare gli aspetti più elusivi del vissuto, per richiamare una distante risonanza, un eco labile e vago. E noi, osservatrici e osservatori, nei nostri diversi modi seguiamo il suggerimento, l’invito a scavare tra gli anfratti più nascosti della coscienza. Tale è l’archeologia dell’anima.
Se nelle passate mostre (Lago/See, Rubra, Erlkönig) la pittrice ha indagato mondi referenziali molto personali, condividendone sensazioni e sentori attraverso l’evocazione di archetipi riconoscibili anche per chi non ha avuto, o voluto avere, diretta percezione di quelle realtà, con Luna/Mond rivolge invece l’attenzione a qualcosa che esercita una primordiale e ineluttabile influenza su ognuno di noi durante l’intero percorso della vita; anzi, dalla fase che precede la nascita agli instabili stati che seguono alla morte; dalla concezione alla decomposizione.
“Nell’aprirsi alla Luna si è coinvolti in un processo alchemico in costante evoluzione. Come ben sapevano le più varie culture antiche, chi non bada alla Luna rinuncia alla coscienza, alla lettura delle cause rarefatte, all’intendimento”, scrive Kate Singleton nel testo critico che accompagna la mostra. “Ognuno - e specialmente ognuna - ha le proprie lune. Laune in tedesco significa non solo indole e atmosfera, ma anche fantasia e capriccio; ossia creatività. Margareth Dorigatti è nata sulla scia del plenilunio, poche ore dopo un’eclisse lunare. Nel suo destino ci sono pertanto allineamenti non comuni, congiunzioni significative, un elemento di sizigia, ossia la ricomposizione dei contrari inseguito dagli alchimisti. Non a caso i suoi dipinti ci tirano dentro a un firmamento potente, a un universo onirico ma anche drammaticamente reale, fonte e crogiolo di memorie intime e sfuggevoli tutt’altro che estranee.”
Con la pittura Margareth Dorigatti palesa l’esperienza profonda e ce ne rende partecipi. Adopera e manipola gli strati di colore per svelare gli aspetti più elusivi del vissuto, per richiamare una distante risonanza, un eco labile e vago. E noi, osservatrici e osservatori, nei nostri diversi modi seguiamo il suggerimento, l’invito a scavare tra gli anfratti più nascosti della coscienza. Tale è l’archeologia dell’anima.
Luoghi
06.68804621 338.5005483
Orari apertura: Martedì - Venerdì h.15,00-20,00; Sabato h. 11-13/15-19,30